L’aggressione a Berlusconi e le sinapsi della stupidità

par l’incarcerato
lunedì 21 dicembre 2009

Questi giorni sono stato senza TV né Internet, e devo dire che sono stato benissimo. Ho scritto e letto molto, ma poi la loro mancanza inevitabilmente si fa sentire e allora, in qualche modo, rientri in questo mondo virtuale che ti riempie di informazioni fino a farti fondere il cervello.
 
Ho appena letto, su quei giornali gratuiti che trovi alle metrò, che secondo uno studio dell’Università della California pubblicato sul quotidiano britannico Daily Mail, un adulto medio è esposto mediamente al bombardamento di 100 mila parole e 34 gigabyte di informazioni al giorno. Pare che il cervello ad un certo punto vada in corto circuito e si abbia scarsa capacità di concentrazione.

Dite quello che vi pare, ma in realtà questo studio è un po’ arretrato e non ha preso come campione l’Italia, che ben prima dell’avvento di Internet, grazie alla TV commerciale, ha reso la maggioranza di noi incapace di ragionare e sviluppare pensieri propri. Ci siamo rincretiniti e molti di noi, attraverso internet e alcuni social network come Facebook, stiamo regredendo in maniera spaventosa.


Sempre secondo lo studio californiano, pare che tra qualche generazione svilupperemo nuove cellule nervose per queste attività. Insomma, è meraviglioso pensare che avremo delle nuove sinapsi predisposte per l’inattività in eccesso.

Ieri, nonostante senza TV e senza Internet, ho appreso dell’aggressione a Berlusconi. Io, senza alcuna ipocrisia, non mi sono allarmato per lui, ma per quello che sarebbe accaduto in seguito.

Il seguito è scontato, sarebbe retorico dirlo. Una cosa, però, fatemela dire: tra breve useremo Internet solamente per utilizzare le nuove sinapsi della stupidità.

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