L’acqua rubata

par Gloria Esposito
mercoledì 18 novembre 2009

Scorro i titoli sul sito di Repubblica e trovo: “Berlusconi, mai pensato ad elezioni anticipate”, “Corruzione non è un reato grave”, “H1N1 Polonia contro il vaccino”, “Obama e i finti studenti cinesi”, “Cosentino la giunta vota fra 7 giorni”, “Meredith, Guede chiede scusa alla famiglia”, “Termini, operai Fiat occupano il municipio”, “Liberati i due studenti arrestati ieri”, “Muore il boss dell’ndrangheta” e dulcis in fundo, ma proprio in fundo: “Acqua ai privati, legge blindata”.
 
Ecco, l’informazione relega ad uno degli ultimi posti il fatto che il governo stia svendendo ai privati il bene pubblico per eccellenza ovvero l’acqua. Che è nostra, non loro.
 
E’ da molti anni che Alex Zanotelli e tante altre persone di elevatissimo spessore umano e politico combattono anche nel parlamento europeo affinché l’acqua sia considerata intoccabile da parte dei privati che hanno una gran “sete” di profitti. Ebbene la grande battaglia si sta perdendo, senza una parola, senza che l’informazione lo dica chiaramente: attraverso la ventottesima fiducia il governo Berlusconi, convertendo il decreto Ronchi, venderà agli interessi imprenditoriali il bene supremo, quello di cui nessun uomo può fare a meno. Per legge, ai privati andrà il 70% e più dei servizi pubblici locali cioè “pochi grandi gruppi faranno affari d’oro a discapito dei cittadini che subiranno l’aumento delle tariffe dell’acqua” dice Marina Sereni del PD.
 
Ma se qualcuno mal fidato come me stesse inorridendo, niente paura ci pensa la Lega: “Voteremo la fiducia, ma avremmo voluto migliorare il testo per farlo corrispondere con la sua posizione storica a favore dell’acqua pubblica” esterna Marco Reguzzoni.
 
E io che credevo che oltre l’acqua non ci fosse null’altro da svendere!
 

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