Influenza A H1N1, pandemia, aggiornamento di fine ottobre

par pint74
sabato 31 ottobre 2009

"Dieci volte meno aggressivo dell’influenza stagionale, ad oggi l’H1N1 ha fatto 11 morti su 400 mila casi stimati, mentre lo scorso anno la stagionale ha fatto 8 mila morti su 4 milioni di casi", affermazioni del viceministro alla salute Ferruccio Fazio.
(fonte http://www.ansa.it/web/notizie/rubr...)

Queste affermazioni ed i dati riguardanti i contagi ed i decessi dovrebbero essere ormai un’assicurazione che la tanto temuta pandemia non è poi così terribile, anzi, possiamo dire che qualcuno ha decisamente esagerato in allarmismo ed in spesa per vaccini, visti gli attuali dati.

Secondo le stime, il picco influenzale, dovrebbe arrivare verso la fine di novembre. In questo caso, gran parte delle persone definite "a rischio" potrebbero essere infettate e sviluppare così "gratuitamente" gli anticorpi contro l’influenza A H1N1.

Quindi sarebbe bene eseguire il test per scoprire se si dispone già degli anticorpi specifici contro questa forma influenzale, in caso di risposta affermativa, il vaccino
sarebbe inutile
.

I decessi registrati in Italia hanno coinvolto persone già gravemente debilitate o comunque fisicamente già portate ad essere più vulnerabile a questo virus rispetto ad altre persone sane.

I casi di complicazioni in giovani sani continuano ad essere rarissime e comunque sono state segnalate anche durante le influenze stagionali simili complicanze ma sempre molto raramente ed ancora oggi i motivi precisi che portano un soggetto sano ad essere ricoverato in terapia intensiva per complicazioni sono al vaglio della scenza medica, la quale ha molte ipotesi ma poche certezze.

L’obesità, comunque, rappresenta sicuramente un fattore di rischio da considerare seriamente, anche in soggetti apparentemente sani.

Uno studio dell’OMS ha concluso che il rischio di malattie gravi o mortali è più alta in tre gruppi: donne in gravidanza, soprattutto durante il terzo trimestre di gravidanza, bambini di età inferiore ai 2 anni, e persone con malattie polmonari croniche, inclusa l’asma.

I disturbi neurologici possono aumentare il rischio di malattie gravi nei bambini. Anche se al momento il ruolo esatto dell’obesità è ancora poco conosciuto, l’obesità e l’obesità morbosa in particolare, sono presenti in gran parte dei casi gravi e mortali. (fonte http://www.epicentro.iss.it/focus/h... )
Queste, comunque, sono attualmente studi non definitivi e necessitano di altri approfondimenti.



Inoltre possiamo considerare questo un rischio relativo visto che la mortalità e ben al di sotto dello 0,1 per mille. Altre notizie arrivano dalla vicina Svizzera.

Benché lo stato elvetico abbia ordinato ban 13 milioni di vaccini (in grado di offrire copertura vaccinale a tutta la popolazione), secondo un sondaggio pubblicato sul sito Swissinfo, solo il 10-15% si vaccinerà contro l’influenza suina.

Un’altro articolo ,pubblicato il 29 ottobre,si è rivelato una doccia fredda per i sostenitori della "vaccinazione ad ogni costo".

Si tratta di un’intervista al dottor Pascal Büchler medico di famiglia a Yverdon-les-Bains, membro di Infovaccino, che ha affermato: "Il vaccino è stato prodotto in brevissimo tempo. Sappiamo poco sulla sua efficacia e la sua innocuità"

Inoltre ha aggiunto: "Il problema è che non stiamo per vaccinare un gruppo ristretto di persone", sottolinea Büchler. "Se procediamo alla vaccinazione di 2-3000 persone, possiamo sempre fermarci al momento in cui scopriamo effetti secondari nocivi. Se invece si vaccinano dieci milioni di persone, le conseguenze possono essere drammatiche". (fonte http://www.swissinfo.ch/ita/ricerca... ).

I pareri negativi contro questa vaccinazione aumentano.

I dati indicano che l’allarme lanciato dall’OMS ma soprattutto da molti media è stato ingiustificato.

Chi pagherà per questo?

Solo noi, con i soldi delle nostre tasse.



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