I mandanti allo specchio: la violenza arriva da destra, la sinistra ha solo chiesto legalità
par Sergio Cacioppo
venerdì 18 dicembre 2009
La forza dirompente della rete "Informare per resistere" conta oggi circa 120.000 fans, numeri da quotidiano di prima grandezza. E invece è una pagina di informazione, di analisi e di riflessione sul mondo politico, culturale ed ambientale del più grande social network del Mondo: Facebook.
Gestita da sei amministratori che, con grande sacrificio, hanno dedicato tutto il loro tempo libero alla divulgazione di notizie in rete.
Il fondatore, italiano di nascita, vive e lavora in Francia nell’affascinante Parigi, ed interessato agli avvenimenti italiani che lui stesso definisce sconvolgenti, crea quasi per gioco nel mese di Aprile 2009 la pagina e comincia timidamente a "postare" articoli ricercati con cura nel web ed in altri siti giornalistici di tutto il mondo.
Ma la rete non è solo questo. Come se si cercassero, poco dopo si trovano, sempre e rigorosamente in rete, altri internauti con cui condividere un’appartenenza ad ideali comuni.
Oggi gli amministratori sono sei, e sono tutti accomunati da una sola idea: trasmettere ai fans notizie accuratamente accertate che garantiscano la verità dei fatti.
Corteggiati da illustri scrittori, eccellenti reporter e famosi giornalisti, curano oggi lâinformazione sul web.
Orgogliosi della loro appartenenza al Popolo delle Agende Rosse, il movimento fondato dallâing. Salvatore Borsellino, fratello del noto magistrato
Paolo, ucciso dalla mafia nella strage di Via DâAmelio a Palermo, sono oggi più che mai accomunati da quel senso di giustizia e verità , e da quel fresco profumo di libertà che li distingue.
Ed è per la loro abnegazione e per la ricerca costante di questi valori che oggi
affermo con voce forte e fiera: "Grazie di R-esistere!".
Qui di seguito lâultimo dei loro articoli.
- 6 aprile 2009: Bossi durante un comizio dice che bisogna cominciare ad imbracciare i fucili, "300 uomini armati dalle valli della Bergamasca" sono pronti a "oliare i kalashnikov";
- 14 settembre 2008: a Venezia, durante un comizio, Giancarlo Gentilini (Lega Nord) per due volte Sindaco di Treviso, dice di volere la rivoluzione nei confronti dei nomadi e degli zingari. Si vanta di aver distrutto due campi di nomadi e dice “Voglio eliminare tutti i bambini dei zingari”;
- Ancora Giancarlo Gentilini che incita alla violenza e parla addirittura di “razza” e armi. “Pulizia etnica dei culattoni. I culattoni devono andare in altri capoluoghi di regione che so che sono disposti ad accoglierli, qui a Treviso non c’è nessuna possibilità per culattoni o simili!”;
- 31 ottobre 2008: Borghezio, deputato della Lega Nord, Eurodeputato. Non aveva di meglio da fare che andare a disinfettare i clandestini tranquilli che viaggiavano su un treno con regolare biglietto e permesso di soggiorno;
- Borghezio insulta tutta la sinistra: "Sinistra di merda, sinistra di vigliacchi, sinistra falsa, no global delle balle";
- 2008: Ancora Borghezio, questa volta c’è anche Bossi!
- Passiamo a La Russa, altra perla di destra che insulta con violenza Odifreddi: “Come si permette di associare la Gelmini alla D’Addario?” Viene da chiederci: come si permette il Suo Premier di prendere una prostituta per sbatterla prima nel letto di Putin e poi nelle liste dell’Europarlamento? Violentare un popolo costretto ad avere una prostituta che li rappresenta in Europa, non una donna che in passato ha fatto la prostituta, una donna presa dalla strada e messa direttamente nell’Europarlamento! Se questa non è violenza cos’è?
E, infine, le chicche di Berlusconi:
- le sue parole vomitate: "Non avete dignità, non sapete cos’è la nobiltà d’animo, la democrazia, libertà, siete ancora ed oggi come sempre dei poveri comunisti!";
- Nel 2003 Berlusconi ci fece fare una figura macabra sia con il Presidente in tutto il mondo dalla vetrina del Parlamento Europeo insultando il Presidente Schulz, ridicolizzandoci;
- Berlusconi: "I comunisti bollivano i bambini per concimare i campi".
Potremmo aggiungerne centinaia, dalle performances di Sgarbi che insulta Caselli, definendolo “mandante morale della morte di don Puglisi”, a quelle della Santanché che dice, fra le tante minchiate, che “Maometto era pedofilo” (a questo punto pure il nostro caro San Giuseppe!), e via dicendo.
Questa piccola carrellata di orrori serve a dimostrare che l’avvelenamento del clima politico non è certo causato da chi si oppone a questo schifo, a questo circo violento e i “mandanti morali” di gesti inconsulti non vanno cercati nella Rete, in Facebook, AnnoZero, Il Fatto, Report, e gli altri pochi spazi di informazione che ci sono rimasti, né in Di Pietro, la Bindi o chiunque altro provi ad opporsi, ma dentro di sé, nel proprio orto, nelle proprie parole e nei propri comportamenti.
Rinnoviamo l’invito ad informarvi, a tenere alta l’attenzione, e a non perdere la memoria. Ci servirà, quando (speriamo presto) presenteremo il conto!
Fonte: Helene Benedetti e Bonifacio Liris di "Informare per Resistere"