Grazie dei fiori e delle notizie
par Doriana Goracci
lunedì 21 dicembre 2009
Leggendo certi giornali femminili…no, non è affatto così: leggendo un noto quotidiano torinese, vengo a conoscenza che ci sono degli esperti dalle pagine de "La Stampa" che sanno quali sono “i regali natalizi più graditi dalle donne e i desideri sotto l’albero: giacca ultrachic laccata, giacca con “le spalle a punta” di Balmain".
L’indicazione arriva dall’esperta di moda Silvia Paoli, autrice del libro "Lost in fashion (o la moda o la vita)" e curatrice dell’omonimo sito: "Gli stivali da cavallerizza di Hermes nella versione piatta, con il cinturino sotto il ginocchio", costosi sì (circa 2500 euro) ma un "regalo che dura per sempre". Altro regalo perfetto: i guanti, lunghi o “mono” tipo moffole, come quelli proposti quest’anno da Guess, Galliano o Emporio Armani. "Simpatici cadeaux, infine, la fascia per capelli, molto di tendenza, o la cintura alta (almeno 6 centimetri!), meglio se grigia di cuoio, da lasciare morbida sui fianchi". Quanto ai capi di abbigliamento che questo inverno ogni donna dovrebbe avere nel guardaroba o sotto l’albero: "Un cappottino con cappuccio o una camicia, rigorosamente rossi, colore che quest’anno – spiega Dominella – ha sostituito il viola". Infine, croce e delizia del gentilsesso: le scarpe. "Ovviamente quest’anno non possono mancare quelle con la zeppa o gli stivali piatti, senza tacco, che arrivano sotto il ginocchio". Regali di valore come le pigotte dell’Unicef vestite dai grandi stilisti.
Nel 1964, Luigi Tenco scriveva e cantava: “Leggendo certi giornali femminili verrebbe da pensare che alla donna interessino poco i problemi più grandi: trasformare la scuola, abolire il razzismo, proporre nuove leggi, mantenere la pace”. Ma oggi, nel 2009, non sono più i giornali femminili a suonare la "Ballata della Moda", che anche quella di mutazione ironicamente cantava.
Ho la pretesa di essere anche io un’esperta, una sensitiva, tanto da capire cosa rispediamo al mittente: fateci un regalo di valore nel non farci mai più vedere le stragi, le mutazioni climatiche, le calamità innaturali che travolgono i corpi, donne avvolte in un sacco dentro il cofano di un’auto, o sopra il tavolo per l’autopsia, figli con la testa fracassata sull’asfalto, accoltellati, uomini con i polsi e le gambe torturate dalle cinture di un letto di contenzione, bambini mostruosi per l’uranio impoverito, uccisi da un drone, donne a pezzi, tumefatte, stuprate, scempiate dagli sciacalli, dai parassiti che vivono nelle buone famiglie, dai bravi ragazzi che diventano ottimi sfruttatori come ogni padrone e protettore, come lo Stato che dispensa farmaci, armi e guerra.
Non aspettiamo a gambe aperte questi regali e neanche di essere messe in croce per la delizia di chi guarda e prega. Fateci voi il favore di regalarvi i malaffari e la malarazza di questi pacchetti immondi, all’insegna della pace e della sicurezza. Proteggete i vostri soldi, risparmiateli e metteteli in una bara, in una sala d’attesa per il paradiso che forse vi attende, tanto è generosa la vostra violenza e infami le vostre feste che non finiscono mai. La Cosa è Vostra, sta nell’urna, con i vostri valori e le vostre radici. Le pagine non le abbiamo chiuse, ma quale "Grazie dei fior", vi riconosceremo sempre anche se sapete incartarli come le bombe.
“Comunque, per fortuna, esiste l’uomo che è meno egoista.
Mi dovete scusare ma devo proprio ridere,
forse questa canzone io non la so cantare…” (Luigi Tenco)