Gli stipendi eccellenti dei "manager" pubblici e non

par LIBERALVOX SocialNetwork
giovedì 14 maggio 2009

Viaggio nella giungla dorata dei vertici della pubblica amministrazione!





 


Pierfrancesco Guarguaglini
3,64milioni di euro
Presidente di Finmeccanica
 
Roberto Poli
3,29 milioni di euro
Presidente di Eni
 



 



 

Fulvio Conti
2,97milioni di euro
Amministratore delegato di Enel

Giancarlo Cimoli
2 milioni 700 mila euro
Amministratore delegato e presidente di Alitalia ha dichiarato 2 milioni e 700 mila euro senza contare la lauta liquidazione ottenuta dalle Ferrovie dopo il suo passaggio all’Alitalia (intorno ai 6,7 milioni di euro). Il suo stipendio (si fa per dire) è aumentato in un anno del 23%. Per essere più precisi: dai 2 milioni e 269mila euro annui del 2004 è passato ai 2 milioni e 786mila del 2006 (esattamente quanto guadagnano 210 dipendenti a contratto standard).

Su quasi mille manager nel 2007, sono 22 quelli che hanno denunciato un reddito superiore al milione di euro. È quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi raccolte dalla Presidenza del Consiglio e quindi trasmesse al Parlamento. Si tratta dei redditi complessivi cumulati nell’arco del 2007. Primo della lista, Luca Cordero di Montezemolo, il presidente della Ferrari, con un reddito superiore ai 7,25 milioni di euro, più di quanto denunciato da Guarguaglini (3,64 milioni) e Poli (3,29 milioni) messi insieme. Al quarto posto, il primo fra i nomi meno noti: Emilio Zanetti, vice presidente di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Bergamo, ma presente anche in Ubi Banca, Banca popolare di Bergamo e Italcementi, fra le altre. Al quinto posto con 2,97 milioni, l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti. Per l’a.d. di Eni, Paolo Scaroni, 2,61 milioni che gli valgono la sesta posizione. Chiude la top ten, all’interno della quale rientrano anche Andrea Monorchio (Consap) e Alberto Maffei Alberti (Centro Agro alimentare Bologna), un altro manager Eni, Stefano Cao, e sempre nel gruppo Eni seguono Angelo Caridi (794.492 euro), Domenico Dispenza (1,32 milioni) e Angelo Taraborrelli (1,03 milioni). Fra le Autorità, il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, ha denunciato un reddito complessivo di 834.766 euro, seguito dal presidente della Consob, Lamberto Cardia (658.016), da quello dell’Agcom, Lamberto Calabrò (640.534 euro), e da quello dell’Autorità dell’Energia, Alessandro Ortis (532.088). Fra i manager delle principali società pubbliche non quotate, spiccano gli 1,08 milioni del presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, gli 1,49 milioni dell’a.d. di Poste Italiane, Massimo Sarmi (1,03 milioni vanno al presidente Vittorio Mincato), i 994.046 di Maurizio Cipolletta come presidente di Ferrovie dello Stato e i 964.980 euro che Maurizio Prato ha denunciato quando era alla guida di Alitalia.


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