Futures, strumento finanziario troppo potente e pericoloso

par Francesco Rossolini
mercoledì 26 agosto 2009

 

Il mercato dei futures ha la capacità di alterare significativamente il prezzo di un prodotto reale, commodity, come il petrolio ed il grano in maniera destabilizzante per l’intero sistema economico. Sulla base di questa amara ma lampante certezza lo stesso Governo Americano ha iniziato ad interrogarsi su come limitare la portata di tale speculazione.

I futures non sono altro che contratti di compravendita standardizzati che possono riferirsi a prodotti reali come il grano, il petrolio o l’oro, ed in questo caso parliamo di contratti su una commodity, oppure può riguardare prodotti finanziari ed in questo caso parliamo di finacial futures.

Pertanto se in un dato momento il prezzo del greggio si trova ad essere particolarmente allettante, i soggetti finanziari che hanno interesse a che il prezzo dei combustibili derivati rimanga elevato possono speculare tramite i futures, in modo da prenotare quantità tali di greggio da poter alterarne il prezzo. In tal caso ci troveremo dinanzi ad una speculazione particolarmente pericolosa per l’intera economia globale dato che i carburanti sono un bene necessario.

La medesima cosa è avvenuta per il grano dove i futures hanno portato speculatori senza scrupoli a condizionarne il prezzo finale a tal punto che a fronte di introiti modesti per i produttori, i consumatori si sono trovati a pagare un prezzo esorbitante. Tale speculazione ha colpito tutti ed in special modo i meno abbienti gravando su prodotti di prima necessità, mentre ha favorito solo pochi grandi speculatori.

Ciò non è ammissibile e non può più essere tollerato. Quella dei futures è una stortura abissale dove la finanza virtuale condiziona pesantemente l’economia reale. Per quale bizzarro motivo  su un chicco di grano ci debbano guadagnare innanzi tutto gli speculatori dell’alta finanza,  sulle spalle sia dei produttori sia dei consumatori, è francamente una questione che non trova una risposta plausibile. 


Leggi l'articolo completo e i commenti