Feltri, finalmente una notizia!

par L’89
lunedì 23 novembre 2009

Il Giornale: "Ve lo anticipiamo. Silvio Berlusconi è mafioso e responsabile delle stragi avvenute agli inizi degli anni Novanta. Non è uno scherzo".

Stronzi e professionisti. 

Sarebbe del tutto superfluo elencare i ripetuti dietrofront ai proclami annunciati dal governo, o ribattere con logica inoppugnabile alle affermazioni prodotte dalle statuine di governo. Che so, rispondere a B. che, malgrado lui dica che le assenze dei suoi in parlamento siano dettate dalla provenienza professionale e non politica dei parlamentari del pdl (“non come quelli di sinistra”), che in verità gli dico di ricordare l’estrazione partitica e polverosa degli scagnozzi che ha sparpagliato per le due camere (socialisti amnistiati, voltagabbana atavici, democristiani solubili, ex e post fascisti via ‘68 e così dicendo). Ma va bene così, dicevo d’evitare. Stessa cosa per gli attriti palesi tra lui e Galeazzo Fini, che a rigor di logica e fino a prova contraria ha definito stronzo il capo del suo governo (maggio 09, vigilia elettorale, B. per le vie di Milano,son tutti neger: no alla società multietnicaDo u remember?). Ma no e no, avevamo deciso di glissare.

L’esclusiva di regime e la bolla feltrina. 
Glissare perchè? Perchè consci di tanta cremaglia anale inconsistente, della quale nessuno o tutti stanno già chiedendo conto (inutilmente), è più – molto più – interessante e giocoso tirare le somma apprendendo il celeste verbo dal celeste foglio règio, il Giornale. E perchè? Perchè il plotone, apprese notizia e bisogna, le spara preventivamente. A parte l’ecumenica, imperdibile e benevola ritrattazione di scomunica officiata da Feltri nei confronti di Boffo (“a questo punto torni pure lui”. S’avvicina Natale, par di capire), l’esempio sbroglierà il dubbio: Giornale di ieri: Prossima puntata: Berlusconi Mafioso. E benvenuti. Leggiamo avidi.

Il prossimo “scoop”? Il premier mafioso. 


Il tam tam cresce ora dopo ora e preannuncia una nuova offensiva contro Silvio Berlusconi. Un copione già visto in altre occasioni. Partono i giornali amici delle procure politicamente schierate con articoli che introducono scenari loschi e sospetti. Ogni giorno spunta un nuovo tassello che infrange, senza l’indignata protesta dell’associazione nazionale magistrati o del Capo dello Stato, il segreto istruttorio. In un crescendo di veleni, allusioni e ipotesi suggestive, la morsa si stringe secondo copione. Ci siamo. A giorni scoppierà un nuovo presunto scandalo. Ve lo anticipiamo. Silvio Berlusconi è mafioso e responsabile delle stragi avvenute agli inizi degli anni Novanta. Non è uno scherzo. O meglio, è uno scherzo che i soliti noti stanno cercando di trasformare in una accusa giudiziar-politica. [...] Ad abbattere Berlusconi ci hanno provato con le escort e hanno fatto un buco nell’acqua sia giudiziario che politico. Poi hanno brigato per impedire l’approvazione del Lodo Alfano e lasciare il premier in balia dei pm alla De Magistris. Ora, alla vigilia dell’approvazione della legge sui processi brevi, ci riprovano con la mafia. Per l’accusa di rapina a mano armata e sequestro di persona stanno studiando ma non sono ancora pronti. [leggi tutto]

E bravo Littorio! 
Eccetera, che ho appena finito di mangiare e non ho alcuna voglia di rileggere. Dunque, ci si pensa e si esclama: ecco il perchè di tanta fretta.

Mills e Mediaset cadrebbero comunque, prescrizione, processo breve o immunità che siano o non. Il comando, evidentemente, sa. E a giudicare dal nervosismo del capo e dal linciaggio stampa preventivo di Sallusti (l’uomo che giura di non capire il nesso esistente tra Dell’Utri e Berlusconi) la paura non è poca. Le cronache ci parlano di un B. corrugato con L’Espresso in mano, di un Alfano intimato con assonanza-ultimatum, di alcune esternazioni contro Ingroia, Caltanissetta, Palermo e Firenze non prive di quid. Non crucciatevene: il brutto è dover aspettare. La cosa buona è che finalmente in via Negri hanno tirato fuori una notizia.
[In blu le frasi che mi hanno procurato ridarella a motrice]
U’


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