Fatevi processare, buffoni

par Ettore Scamarcia
martedì 13 ottobre 2009

Riprendendo una celebre frase di Piero Ricca rivolta al premier... Non è più solo Berlusconi infatti ad attaccare a spada tratta la magistratura, ma è anche il suo establishment. Diversi i ministri e i politici indagati o condannati in via definitiva che lamentano difficili quanto improbabili cospirazioni di giudici comunisti.

"Siete i vecchi comunisti di sempre: giudici, Corte Costituzionale, pm, giornali, televisioni. I vostri miti sono Lenin, Stalin, Pol Pot. Sinistra carogna, sinistra al rogo. Rinnegate il comunismo e chiedete scusa agli Italiani". Il discorso di Berlusconi alla festa del PDL tenutasi a Benevento si può riassumere in questi pochi concetti. Attacchi a destra e manca: ai giudici comunisti, alla sinistra colpevole di aver messo a punto un piano per invadere l’Italia di immigranti, ai media italiani e stranieri controllati dai rossi. E poi giù con la separazione delle carriere dei giudici, la legge anti-intercettazioni, il possibile ritorno dell’immunità parlamentare e l’aumento del numero dei militari da utilizzare per pattugliare le periferie delle grandi città. Misure e metodi che i quotidiani stranieri non hanno esitato a definire "da dittatura moderna", accusando l’Europa di vigliaccheria nei confronti del governo italiano che sta precipitando sempre più verso l’autoritarismo.

La mancata approvazione del Lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale sembra essere più l’ultimo conato democratico dell’Italia che una definitiva affermazione dei principi sanciti dalla nostra Costituzione. Berlusconi e il suo establishment rimangono infatti saldamente ancorati al potere, grazie soprattutto al via libera dato dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, portavoce degli industriali, che suona come un sicuro e pieno sostegno da parte dei big dell’economia italiana al governo e Berlusconi in base alla filosofia de "anch’egli è uno di noi".

Un periodo questo funestato dagli scandali sessuali a quelli giudiziari (che coinvolgono non solo il premier, ma un cospicuo numero di politici bipartisan e ministri); cose che se avvenute ad un governo di un altro Paese lo avrebbero fatto crollare come un castello di carte. Invece in Italia nulla si muove. In fondo Berlusconi appare sempre come un gran mattacchione un po’ goliardico, felice amante delle donne e organizzatore di feste allietate dal suono melodioso della chitarra di Apicella. La forza da cui Berlusconi trae vantaggio è proprio basata sulla sua capacità di suscitare simpatia nei sostenitori e indifferenza nei suoi detrattori più moderati. L’opposizione non è mai stata capace di porre un argine di fronte al suo strapotere (garantito appunto da quelle lobby economiche che lo sostengono), ma ha anche imparato a trarne vantaggio e a rimanere inerte se non complice. La definitiva dimostrazione di accondiscendenza nei confronti del premier è stata data durante la votazione in Parlamento sullo Scudo Fiscale di Tremonti, quando l’opposizione con una serie di assenze strategiche ha permesso il passaggio della manovra finanziaria, che permetterà ai capitali depositati più o meno illecitamente all’estero di poter rientrare in Italia senza andare incontro a guai giudiziari.
Se questi sono i "grandi nemici comunisti del premier", allora Silvio può dormire sonni tranquilli.

Comunque al di là del sorriso strappato dalla solita battutina o battutaccia di Berlusconi, c’è ben poco da ridere. Il potere politico tutto, compresi ministri ed alte cariche dello Stato, attacca compatto la magistratura, togliendo a Berlusconi l’esclusività delle sue accuse, come ad esempio Renato Brunetta, il pregiudicato leghista Roberto Maroni, la commissariata Maria Stella Gelmini, Angelino "Croce Napoli" Alfano e Umberto Bossi, quest’ultimo poi davvero ridicolo con le sue patetiche minacce di rivolta armata dei padanissimi popoli del Nord in caso di voto negativo da parte della Consulta . 

E Berlusconi continua a parlare del 68% dei consensi a suo favore.
Se questi son consensi...



Invece di attaccare la magistratura...
Fatevi processare, tutti!


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