Ecco dove finiscono i nostri ’vecchi’ Pc e Tv

par Maurita Cardone
venerdì 8 agosto 2008



L’allarme era già stato lanciato tempo fa dalla stessa Greenpeace, sulle montagne di rifiuti tecnologici che sparivano inspiegabilmente in qualche Paese del Sud del mondo. Ora c’è la conferma e, per l’ennesima volta, è l’Africa ad accollarsi il titolo di ’pattumiera d’Europa’.

Da uno studio condotto da Greenpeace, il Ghana risulta essere il Paese utilizzato come discarica di rifiuti tecnologici, spesso travestiti da ’beni di seconda mano’, che arrivano in enormi container dalle più svariate destinazioni europee - tra cui pure l’Italia. Qui televisori, schermi, computer, notebook, vengono disassemblati, spesso a mano e in modo grossolano e spesso bruciati.


I più soggetti a questo tipo di lavoro sono i bambini, provenienti dai villaggi più poveri, che si trovano a contatto con sostanze e fumi spesso tossici e senza nessun tipo di protezione, pagati pochi dollari al giorno per trasportare, lavorare e distruggere gli e-waste.

Ancora una volta le falle del sistema sono evidenti e sotto gli occhi di tutti: i pochi costretti a ’restare al passo coi tempi’ che si disfano spesso di oggetti per lo più ancora funzionanti, per soddisfare i ’bisogni’ di mercato. E i molti costretti a ’cibarsi’ della spazzatura per sopravvivere e per nascondere ai più l’enorme mole di oggetti che diventano rifiuti non più utilizzabili.

Fonte|Greenpeace, Repubblica

 


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