Desertec. Energia dal sole o nuova colonizzazione

par Luca Scozia
giovedì 29 ottobre 2009

E’ ormai pronto un avveniristico progetto ecologico, che si propone di trasformare l’energia solare in energia elettrica. L’impianto, a regime, avrà l’ambizione di coprire circa il 15% del fabbisogno europeo di energia elettrica. La tecnologia consente, grazie all’uso di speciali lenti e specchi, a questi pannelli il riscaldamento dell’acqua fino agli 800 gradi trasformandola in vapore. Ottenuto il vapore entrerà in funzione una speciale turbina che trasformerà di fatto l’energia solare in energia elettrica
promettendoci a regime una produzione di circa 100GW.


Fa rabbia pensare che tale sistema è stato inventato da un italiano, il premio Nobel Rubbia, che ormai da anni ha trovato esilio culturale all’estero per la realizzazione dei suoi progetti. Il Desertec è un consorzio di imprese francesi e tedesche, che costruirà un mega impianto nel deserto del Sahara, mettendo in evidenza la cronica mancanza di energia dell’Europa, con l’Africa scorciatoia dei suoi problemi strutturali. Noi ci dobbiamo chiedere se l’Africa verrà veramente coinvolta o per l’ennesima volta non si tratta di un tentativo di colonialismo europeo. Anche dal punto di vista ambientale numerose sono le domande che ci poniamo.Questo impianto per funzionare avrebbe bisogno di tanta acqua per consentire il funzionamento degli impianti di raffreddamento del circuito.

Notoriamente l’acqua non si trova in grandi quantità nel Sahara, quindi per sopperire ad una simile mancanza si dovrebbero costruire numerosi pozzi oppure un grande dissalatore. Da parte nostra giudicare un simile progetto è sempre difficile, l’unica cosa che noi dobbiamo pretendere è la reale partecipazione dei popoli africani, che mai come in questo caso parlando di deserto potrebbero essere attratti da facili miraggi. Bisogna pretendere una nuova economia cooperativa sia nella progettazione che nello sviluppo, ponendo l’uomo al centro di un nuovo sistema produttivo.


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