Crisi: epidemia selettiva. Sterminata la classe media
par Francesco Rossolini
lunedì 27 aprile 2009
I grandi del panorama economico nazionale e internazionale sono rimasti tutti imperturbati al proprio posto, per nulla scalfiti dai disastri economici, finanziari e produttivi che hanno causato. Salvo alcuni capri espiatori come Madoff e pochi altri, le cui teste sono state servite su un piatto d’argento all’opinione pubblica per evitare una sommossa, i veri detentori del potere sono tutti allegramente al proprio posto assolutamente impuniti.
Le loro retribuzioni, salvo qualche plateale provvedimento più demagogico che altro, rimangono di svariati milioni di euro all’anno ed il loro stile di vita estetizzante, nel senso D’Annunziano del termine, è oltremodo lussuoso.
Le banche, sia d’affari sia commerciali, continuano imperterrite a spillare i propri clienti, basti vedere quali siano i tassi medi applicati ai depositi (ovvero prossimi allo 0%) e quali siano invece i tassi medi applicati ancora ai mutui a tasso fisso (TAEG 5,50%) ed ai prestiti personali (TAEG 9,50%). Questo a fronte di un costo del denaro che è ai minimi storici, Tasso BCE 1,25% prossimo a divenire 1%.
In sostanza le banche stanno facendo affari d’oro sulle spalle dei cittadini, altro che aiuti di Stato!
Dunque la peggiore crisi finanziaria ed economica della storia, in valori assoluti di denaro “bruciato” ha colpito in maniera poderosa solamente la classe media, che pur se colpevole di essersi illusa di poter consumare all’infinito grazie al credito, non meritava una fine tanto indecorosa: quella classe media delle riforme e delle rivolte degli ultimi decenni del XVIII secolo, della prima rivoluzione industriale e dei diritti dell’uomo, come l’uguaglianza tra i sessi, conquistati con i denti; quella classe media che aveva la forza di tenere a freno i bizzarri capricci dell’inoperosa neo-aristocrazia dedita unicamente allo sperpero dei soldi guadagnati sulle spalle degli altri.
La borghesia, grazie alla sua propensione al risparmio, fece in modo che si accumulasse quel surplus necessario alle grandi innovazioni sociali e strutturali che fecero dell’Europa la punta di diamante del pianeta per equità sociale, qualità della vita e per l’elevato livello dei sistemi normativi interni.
Ora anche con l’aiuto dei promotori finanziari, categoria di rara pericolosità sociale, la classe media ha bruciato i propri averi mediante l’acquisito di azioni, obbligazioni, fondi d’investimento e prodotti assicurativi. Insomma un bel paniere d’investimenti ad alto rischio tramutato in cenere. D’altro canto mutui, prestiti e fidi sono rimasti intatti e da pagare. In poche parole il tracollo definitivo della borghesia.
L’aristocrazia non ha più alcun antagonista, finalmente l’ancien regime è stato ripristinato e vadano in malora la liberté, l’égalité e la fraternité .