Credito al consumo, se lo conosci lo eviti!

par Francesco Rossolini
martedì 29 dicembre 2009

Il business del credito al consumo si basa sulla pratica di alcune società di intermediazione, sempre più numerose in verità, di vendere denaro ad un alto tasso d’interesse ad individui che non dispongono di solide garanzie o comunque di una posizione tale per ottenere il medesimo denaro ad un tasso molto più concorrenziale direttamente in banca.
 
Tali società prendono il nome di finanziarie e sono spesso emanazione di gruppi bancari che in tal modo possono speculare sotto mentite spoglie. Una finanziaria compensa il maggior rischio di insolvenza dei suoi clienti applicando un tasso molto più alto di quello ottenibile in banca da chi disponga di garanzie granitiche e di una buona posizione patrimoniale.
 
Le finanziarie in sostanza offrono la possibilità di ottenere denaro a chi non avrebbe altro modo di farlo. Il problema è che nella maggior parte dei casi vengono accordati prestiti per acquisti del tutto futili. Molte famiglie in difficoltà pur di non rinunciare a qualche “lusso” ricorrono al credito al consumo in maniera smodata mettendo ancor più a rischio il già disastroso bilancio familiare.
 
Le finanziarie più grandi dispongono di proprie postazioni direttamente all’interno dei centri commerciali, in tal modo al cliente non viene chiesto neanche di recarsi in un luogo fisico per ottenere un finanziamento, basta accodarsi alle apposite casse.
 
Certo non si può accusare le finanziarie per la leggerezza di molte persone nel ricorrere al credito al consumo, però ci sono comunque dei comportamenti poco corretti, anche se legali, che le finanziarie utilizzano per accalappiare clienti. I più diffusi sono messaggi pubblicitari poco chiari e l’invio di carte revolving ai clienti già acquisiti.
 
Al momento, con un tasso BCE saldamente all’1%, il tasso globale, T.A.E.G., mediamente applicato al credito al consumo è del 9% mentre quello applicato alle carte revolving è del 25%.
 
Il messaggio è chiaro, le carte revolving non vanno utilizzate in nessun caso e sarebbe quanto mai auspicabile che il loro utilizzo venisse vietato all’interno della UE.
 
Per quanto riguarda il credito spetta al cliente il compito di valutare attentamente le proprie possibilità economiche e la reale necessità della spesa che ci si accinge a fare previo indebitamento.
 
Certamente indebitarsi, ad esempio, per ristrutturare la propria abitazione è sicuramente una scelta sensata. In questo caso si sceglie di migliorare le proprie condizioni di vita a lungo termine e si aumenta il valore della propria abitazione. In una tale circostanza è sicuramente legittimo chiedere un preventivo sia alle banche della propria zona sia alle finanziarie e scegliere chiaramente il finanziamento più vantaggioso.
 
In linea generale si dovrebbero ottenere condizioni migliori in banca, c’è comunque la possibilità che una finanziaria abbia delle particolari promozioni effettivamente vantaggiose. Discorso analogo può essere fatto per i mutui, anche in questo caso nel momento in cui si decida saggiamente di fare un investimento immobiliare è addirittura consigliabile chiedere più preventivi scegliendo quello più vantaggioso. Ci sono oggi molte finanziarie che si occupano propri di mutui ed è sempre possibile trovare una particolare offerta.
 
Ciò che invece si dovrebbe evitare di fare è indebitarsi finanziando beni del tutto superflui, che non ci si potrebbe evidentemente permettere, acquistati spesso più per sfizio o per questioni d’immagine che per necessità. Stare alla larga il più possibile dal credito al consumo migliora la vita.

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