Craxi. Quando gli 80’ spaccano (e non chiedono neppure scusa)

par L’89
lunedì 4 gennaio 2010

Manutengoli. 

E per fortuna che ci sono i giornali. Per fortuna la crema del journalisme européenne vive risiede e lavora in Italia, e noi giovani incolti e glabri troppo piccoli per risentimenti non mediati e soggettivi possiamo rifarci del gap e colmarlo grazie alle puntate precedenti, riedite e proposte. Fu la docufiction, è stata la pellicola celebrativa di Steffy Craxy dalla Annunziata, furono, e meglio poterono, i quotidiani a marchio tricolore.

Garofani a salve. 
Grazie ai numi celesti i prodighi e indefessi giornalisti della stampa di casa non ci fanno mancare le ricostruzioni certosine, le moviole che sembrano gocciolare, anche loro col diabete socialista, di miele acre. Di morte certa. Non bastasse, le penne e i pennacchi dei nostri cari fogli ci insegnano, e c’hanno insegnato, cosa sia la politica, e cosa s’arrocca dietro al sentire placido della riconoscenza.

Grazie, B. 
A decifrare le analisi recenti, tanto quelle un po’ in là coi mesi, la politica parrebbe frutto di un monopoli di mani che si scambiano ringraziamenti, di dichiarazioni dovute perché “ti ricordi quella volta”, di “ti conviene fare così perché, se ricordi, quella volta”. E pronto e agile si scorre l’elenco degli ingrati, categoria dal conio feltriano-belpietriese. Se cambi, se non ti va, se comprendi e poi, redento, reciti mea culpa. E ancora se taci o peggio se dici e sbagli nel farlo. Ecco. Se sei, fai o riconosci i tuoi gesti come volti a questo, bene, sei un irriconosciente.

Banda sold-out. 
Le pagine tornano accoglienti, ospitano a zerbino le lenzuolate del sacro mentoreLibero eccede, e affida, affamato e debitore, la penna ad un Facci in estasi idoiologica, profluvio frenato neppure dalla stesura di più articoli. Meglio un bel count-down. Ciò mentre Pansa, a casa Polito, piange. Anche lui mellifluo. E’ bene precisare, tuttavia: la banda dell’irriconoscente è piena e il turn-over è garantito. Ma che Feltri ci ricordi che la prima linea del craxismo è roba sua, rammentandoci cos’è politica e cosa gratitudine, è vanto che possiamo sfoggiare ai nostri pari età stranieri.
U’


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