Confusioni ecologiche e certezze etiche

par Bernardo Aiello
lunedì 4 gennaio 2010

Capita anche di ravvisare su autorevoli quotidiani segnali di confusioni ecologiche. Ad esempio qualcuno ha definito energie rinnovabili l’eolico, il geotermico ed il solare, dimostrando così cognizioni di fisica approssimate.
 
In effetti :
- il geotermico non fa parte delle energie rinnovabili;
- eolico e solare sono praticamente la stessa cosa perché è il sole a generare i venti e, da questi, anche le onde del mare.
Urge un poco di chiarezza.
 
Innanzitutto l’universo in cui viviamo non è affatto quello ciclico composto da cieli immutabili e da una terra in divenire, secondo le convinzioni di Aristotele e dei greci: ogni passo in avanti dell’astrofisica è stata una picconata a questo schema, sino al big bang, che ha finito per sconnetterne gli ultimi mattoni rimasti in piedi. Il mondo in cui viviamo è quello della cultura ebraica, con un inizio ed una fine nel tempo che scorre lineare e non circolare.
 
Dal punto di vista ecologico non è cosa da poco: sappiamo che il nostro pianeta Terra si è formato, si evolve e finirà per perire assorbito dalla sua stessa stella Sole. Ovviamente questo vale su intervalli temporali ben maggiori della vita dell’uomo (parliamo di anni in miliardi).
 
Ebbene, l’energia endotermica della Terra è riconducibile a questi fenomeni transeunti di evoluzione del pianeta, consistendo in energia che ritorna alla sua superficie provenendo dal suo interno quale si è formato nella notte dei tempi. Essa, peraltro, è oggi di quantità alquanto modesta (non fu così in lontane ere geologiche, quando essa riuscì anche a causare l’estinzione del 95% delle specie viventi).
 
Non è questo il solo tipo di energia endogena che abbiamo: ad esso dobbiamo aggiungere quella endogena in senso lato delle maree, che il nostro satellite Luna genera per attrazione gravitazionale pagandolo in termini energetici con un allontanamento dalla Terra di circa tre centimetri all’anno. Ed alla fine la Luna si distaccherà del tutto dalla Terra, sia pure dopo miliardi di anni.
 
Anche i fenomeni che portano all’energia atomica fanno parte di questa famiglia.
Le energie rinnovabili sono, invece, quelle che ci derivano dall’intercettazione e dalla successiva restituzione al cosmo dell’energia che proviene dalla nostra stella Sole.
 
Il primo esempio di utilizzo dell’energia solare, sia in ordine di tempo sia in ordine di importanza, è quello che mettono in atto le piante attraverso la fotosintesi clorofilliana: esse non fanno altro che assorbire ed utilizzare l’energia che giunge sulla Terra per irraggiamento. Gli animali, invece, si nutrono di piante, venendo così ad intercettare anche loro l’energia solare, diciamo così, in seconda battuta. Un secondo esempio è quello sopracitato dei venti e delle onde del mare; un terzo quello idrogeologico e del ciclo dell’acqua.
 
Ed i combustibili fossili? Sono energia solare intercettata dalle piante nel corso di lunghe ere geologiche ed immagazzinata nelle viscere della Terra. In effetti, nell’alternarsi delle stagioni per l’ellitticità dell’orbita terrestre intorno al Sole, il bilancio energetico fra quantità di energia solare assorbita dal pianeta Terra ed energia rilasciata al cosmo è in pareggio, ma non lo è sempre stato perfettamente; altrimenti non avremmo potuto avere i combustibili fossili ed il loro accumulo. Questo ci dà anche conto della limitatezza delle risorse energetiche fossili, destinate ad un rapido esaurimento.
 
In definitiva le fonti energetiche non rinnovabili di significativa importanza sono quella atomica e quella derivante da combustibili fossili ed esse hanno un impatto sull’ecosistema in cui viviamo, sia in termini di alterazione della composizione dell’atmosfera terrestre sia in termini di alterazione del bilancio energetico della Terra. La conseguenza in termini di temperatura del pianeta è il suo aumento, fenomeno cui ancora i governi non sono riusciti a porre un limite.
 
Le uniche forme di energia che tutto questo evitano sono quelle rinnovabili, e precisamente biomasse, eolico, idrogeologico e fotovoltaico. Costeranno pure di più, al punto di far fallire il summit di Copenaghen, ma dal punto di vista scientifico le cose stanno così senza possibilità di confusione.
 
Non manifesta, invece, confusioni di sorta il pensiero di Benedetto XVI, che ha colto l’occasione della Giornata Mondiale per la Pace per una lectio magistralis sulla necessità di comportamenti dell’uomo fondati sul rispetto dell’ecosistema in cui vive.

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