Case ancora troppo care: mercato immobiliare al collasso!

par LIBERALVOX SocialNetwork
mercoledì 25 marzo 2009

Il "piano case del governo" aiuta soltanto chi la casa già ce l’ha, non certo chi deve acquistarla. Il mercato immobiliare è fermo. I prezzi non calano di un euro: nessuno compra e nessuno vende! Le case sono ancora troppo care rispetto al trend europeo e alla crisi dell’economia globale. Questi i risultati del Borsino immobiliare di Confedilizia, che ha registrato i valori delle compravendite degli immobili, adibiti ad uso abitativo di 104 province (47 città del Nord, 25 del Centro e 32 del Sud). Tra i valori massimi di compravendita registrati da Confedilizia si segnalano per le zone centrali Venezia con una media di 9.500 euro al metro quadro, segue Roma con 7.800 euro al metro quadro e Milano con 7.500 euro al metro quadro.


Per le
zone semicentrali la più costosa risulta ancora Venezia con 6.200 euro al metro quadro, seguita da Milano con 5.000 euro al metro quadro e Roma con 4.600 euro al metro quadro. Per le zone periferiche, Venezia risulta ancora prima in classifica con 3.800 euro al metro quadrato, seguita stavolta da Roma con 3.600 euro al metro quadro e Milano con 3.200 euro al metro quadrato. Dove si compra spendendo meno è Vibo Valentia con 350 euro al metro quadro in una zona periferica, mentre ce ne vogliono 400 per una zona semicentrale, mentre a Trapani bastano 480 euro al metro quadro per comprare un appartamento in una zona centrale. A Crotone, Nuoro e Taranto bastano 450 euro al metro quadro per comprare un’abitazione in una zona semicentrale. Di conseguenza, il mercato immobiliare italiano segna il passo, almeno nelle metropoli: le agenzie immobiliari - che hanno fino ad oggi monopolizzato il mercato e calmierato in alto il “tariffario” - non abbassano sufficientemente i prezzi ed i potenziali acquirenti rimangono alla finestra, nella costante attesa di mutui più vantaggiosi e di un più realistico calo dei prezzi. Impossibile, poi, comprare casa nelle grandi metropoli: a Roma un appartamentino di 50 mq senza balcone, senza una cucina vera e propria e senza neanche una finestra nell’unico bagno in cui dispone soltanto water, doccia angolare e lavabo, senza bidet alla francese, viene a costare - tra riffe e raffe - sui 400.000euro in zona semi-centrale.

Allo stesso prezzo in una cittadina della provincia italiana si acquista un a villetta con giardino e piscina!
Ma i mutui non calano, al contrario del rendimento dei BoT ai minimi storici, e gli stipendi sono uguali al centro, al nord, al sud, nelle grandi metropoli così come nei piccoli paesetti dove il costo della vita è l’esatta metà! Cercare caparbiamente di vendere immobili a un prezzo ante crisi, o comunque di poco ridotto, paralizza ulteriormente il mercato preparando il terreno ad un effettivo crollo dei prezzi allorquando i venditori, dopo un lungo periodo di stoica resistenza, saranno costretti a rivedere le loro strategie e a concedere sconti sui propri immobili. Per chi ha in mente di acquistare casa, si tratta solo di aspettare: sedersi lungo il fiume e attendere che passi il cadavere! Presto inizierà l’effetto domino della vendita o svendita al ribasso che si è verificata in altri paesi. Per chi, invece ha intenzione di vendere, l’antidoto al tracollo è cercare ora di realizzare a prezzi più bassi di quelli sperati, ma comunque accettabili per i venditori oltre che vantaggiosi per gli acquirenti. I prezzi devono essere ritoccati in basso di un buon 40% rispetto al 2008, quando la speculazione pura li aveva portati alle stelle, in quest’ottica il mercato può riprendere anche se lentamente e scongiurare la paralisi totale


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