Bambini e obesità: 10% di vuoti a perdere

par gardiniablue
martedì 22 dicembre 2009

600 milioni di bambini (il 10% della popolazione della terra) soffrono la fame e la sete, non hanno accesso all’istruzione né alla sanità, sono solo vuoti a perdere.
Un bambino muore ogni 6 secondi, il tempo di un respiro.
Ogni volta che noi respiriamo un bambino muore.
 
La nostra società produce oggi cibo in eccesso rispetto alla popolazione mondiale, ma ci sono paesi dove si muore ancora di fame e di sete. Si distrugge cibo per non fare calare i prezzi ed il profitto delle multinazionali.
 
Una socieà diventata egoista e chiusa in se stessa, che nega la solidarietà e l’accoglienza a chi non può curarsi, a chi non ha voce in capitolo, come i bambini. I bambini non votano, non scioperano, non fanno comizi o cortei, possono solo quietamente morire.

Si dice sempre: i bambini sono il nostro futuro, ma quale sarà il loro?
 
Essere sfruttati con il lavoro nero, spinti con la violenza all’accattonaggio, usati come corrieri della droga, obbligati ad uccidere nelle guerre tribali, o utilizzati come pezzi di ricambio nei trapianti di organi.

Nascere in Europa od in Asia od in Africa è solo dovuto al caso, non siamo noi a decidere dove aprire gli occhi. Perché un bambino deve partire con l’handicap dovuto alla casualità del luogo di nascita?

Perché deve morire di malaria, di tifo, di dissenteria o peggio ancora di fame o di sete?
 
E’ difficile rimanere indifferenti davanti a certe foto di denutrizione e malattie, e non indignarsi per l’obesità dei coetanei dei paesi occidentali.

Pance troppo piene o troppo vuote, uno squilibrio sempre più accentuato tra il nord ed il sud del mondo, da una parte la fame, dall’altra il superfluo e lo spreco.
Ci si meraviglia dei flussi migratori: la fame, la sete, le guerre non permettono di essere troppo rispettosi delle regole.

E nei lunghi trasferimenti muoiono i più deboli.
 

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