Assegno di disoccupazione o contratto di solidarietà?

par MJAC
lunedì 9 marzo 2009

Di Pietro propone i contratti di solidarietà

La crisi economica si fa sempre più pressante e la disoccupazione dilaga in Italia per lo stato di difficoltà in cui versano non solo le grandi Aziende ma anche quelle medie e piccole.

Le medicine proposte da tante parti (alcune, per la verità, demagogiche) sono state vagliate dai partiti politici e dal Governo senza alcun risultato.

Il Governo ha varato la sua Social Card (40 euro mensili) per sostenere i redditi più bassi, ma non ha soddisfatto nessuno.

Il Segretario del Partito Democratico, Franceschini, ha avanzato l’audace proposta dell’assegnazione di un "assegno di disoccupazione", ma anche questa è stata giudicata demagogica dalla maggioranza, e anche l’Italia dei Valori, per bocca del suo Segretario Antonio Di Pietro, l’ha bocciata. In questi giorni, parlando con i giornalisti al Senato, Di Pietro ha infatti sostenuto che invece dell’assegno di disoccupazione, che non fa altro che "allungare i tempi della morte lavorativa" è preferibile il contratto di solidarietà, che permette al lavoratore di "restare in Azienda con una riduzione dell’orario, conservando la speranza per il futuro".


I "contratti di solidarietà" sono stati introdotti nel nostro ordinamento nel 1984 con un Decreto Legge, convertito poi nella Legge 863. Sono applicati, in genere, in via provvisoria e potrebbero essere idonei in periodi di crisi come questo.

Comportano la riduzione dell’orario di lavoro e della retribuzione, che viene però integrata per il 60 dalla Cassa Integrazione.

Il datore di lavoro viene incentivato mediante sgravi,con una riduzione contributiva, per ogni lavoratore, oscillante tra il 25% e il 40%.

Si potrebbe pensare, peccando di ottimismo, che quest’ultima proposta possa essere eventualmente presa in considerazione non solo dalle forze politiche ma anche dai Sindacati e dalle Imprese.

Tra qualche giorno si terrà una riunione del Consiglio dei Ministri che ha all’ordine del giorno, tra le altre cose, anche il problema della disoccupazione. Si vedrà come il Governo valuterà le proposte dell’opposizione o quali altre misure vorrà adottare.


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