Arando fra zolle d’italianità
par roccob
sabato 16 gennaio 2010
Per Natale, all’ingresso della mia città provenendo da Brindisi, è stata allestita, sospesa in aria, a media altezza, e quindi con il massimo impatto visivo, una grande stella cometa, sprizzante luminosità dal colore caldo e accogliente. Ormai, è abbondantemente trascorso il periodo delle feste e, però, lo speciale addobbo si trova ancora lì, a questo punto del tutto fuori tempo e fuori luogo, segno, più che altro, di mera noncuranza e trascuratezza da parte di qualche addetto ai lavori.
A Milano, più single che famiglie, per la precisione 347.651 nuclei, pari al 50,6% del totale, composti di una sola persona. Saranno pure molteplici e variegati i motivi e le cause a monte di siffatta realtà, nondimeno, che tristezza per così tanti usci silenziosi, per mura domestiche fra cui non riecheggiano vocine di bimbi e, addirittura, orfane di abituali scambi d’affetto, d’amore e di passione!
Un’ex cieca, da lungo tempo titolare, in quanto tale, di un assegno pensionistico, ha prodigiosamente riacquistato la vista recandosi in pellegrinaggio a Lourdes. La “miracolosa” guarigione è stata certificata dai medici del celebre Santuario mariano, eppure l’INPS rifiuta di non considerare più invalida l’interessata, la quale adesso guida anche l’auto. Codicilli burocratici a parte, non si tratta di una stranezza da superare senza indugi?
Crollano i BOT, i rendimenti netti per le brevi scadenze sono giunti ad una soglia sottozero, ciononostante eserciti di italiani seguitano a sottoscriverne, dimostrando fiducia nello Stato. Come non rammentare i periodi, per niente lontanissimi, durante i quali, sebbene corressero tassi di remunerazione a due cifre e nettamente competitivi rispetto ad investimenti alternativi, si nutriva esitazione a riporre i propri risparmi in titoli governativi, per paura di consolidamenti, bancarotte o robe del genere?
Oggi, di cambiali non ne circolano più, ma gli acquisti a debito, con ricorso, cioè, al cosiddetto “credito al consumo”, non solo permangono, ma risultano sensibilmente cresciuti; la differenza, in confronto ai tempi andati, è che, attualmente, tali operazioni riguardano anche beni e oggetti non necessari, se non completamente voluttuari e inutili. E, secondo le statistiche, le insolvenze sono sensibilmente aumentate.
Si è andati avanti o indietro?