Yoani e la falsa mail

par Gordiano Lupi
mercoledì 10 luglio 2013

Sono felice di poter pubblicare la mail che mi ha appena inviato Yoani Sanchez.

Caro Gordiano
È inutile dirti che la presunta e-mail è totalmente falsa.

Si basa su una e-mail apocrifa, realizzata in maniera così maldestra che hanno messo il nome del mio sposo come "Rey" mentre in realtà si scrive con la "i normale"... ossia "Rei", il vero diminutivo di Reinaldo (il marito di Yoani si chiama Reinaldo Escobar, Ndt). Non scriverei mai in maniera scorretta il nome di mio marito. Non credi? Questo tipo di menzogne mi perseguitano costantemente, mi sono perfino annoiata di smentirle. Ho dovuto imparare a vivere con la diffamazione e le falsità in questi sei anni, da quando ho aperto il mio blog Generación Y. Mano a mano che la mia voce arriverà più lontano la menzogna che mi circonda sarà sempre più forte. Resisterò. Abbracci. E presto ci vedremo in Italia, dove verrò senza alcun dubbio.

Yoani

Querido Gordiano
Está de más decirte que el supuesto email es totalmente falso.
Se basa en un email apócrifo, hecho tan burdamente que han puesto el nombre de mi esposo como "Rey" cuando en realidad es con "i griega" ... o sea, "Rei" que viene de Reinaldo. Nunca pondría mal el nombre de mi propio marido. ¿No crees? Ese tipo de mentiras me pasa constantemente, ya me aburre hasta desmentirlas. He tenido que aprender a vivir con la difamación y la falsedad en estos seis años desde que abrí mi blog Generación Y. En la medida que mi voz llega más lejos la mentira alrededor mío se hará más fuerte. Resistiré. Abrazos y pronto nos veremos en Italia, a donde iré sin ninguna duda.


Yoani

Inutile dire che resisteremo insieme.

Ho notato una certa attenzione a quanto scrivo da parte del professor Gennaro Carotenuto, cosa mai accaduta prima. Stimo Carotenuto, nonostante abbia idee diverse dalle mie. Il mio modo di vedere non contempla nemici, ma contraddittori, persone che espongono le loro idee e dibattono in libertà. Proprio per questo volevo dire al professore che non sono anticastrista, questa definizione non mi appartiene.

Non sono anti niente, caso mai sono per proporre cose nuove, miglioramenti. E siccome non sono al soldo di nessuno, posso scrivere la mia opinione positiva quando il rergime cubano fa cose buone, così come posso criticare le cose che non vanno, posso condividere o meno le idee degli altri. Sono un innamorato tradito, caso mai. Sono uno che era andato a Cuba con il mito di Fidel e Che Guevara, ma si è dovuto ricredere.

Sono uno che nel 1996 portava a esempio il comunismo cubano come luogo dove l'utopia si era realizzata. Mi sono accorto - andando sul posto - che non è vero. Dovevo tacere? No, ho sentito il dovere di parlare e di raccontare quello che ho visto, da innamorato tradito di un sogno infranto. Nel 1998 scrissi "Un paradiso perduto", un racconto che si trova ancora in rete, per narrare la mia disillusione.

Altra cosa. Il professor Carotenuto ha letto il mio articolo come uno "scaricare" Yoani, ma non si tratta di questo. Ho soltanto voluto chiarire la mia posizione di fronte a certe situazioni, per fortuna non vere.

Ultimo capitolo, che sta molto a cuore a tante persone. Traduco Yoani Sanchez gratuitamente e scrivo molto senza ricevere un euro, né dalla blogger né da altri. Il solo media che mi retribuisce è La Stampa, ma non prendo 5.000 euro ad articolo tradotto, bensì 5.000 euro lordi l'anno. Più trasparente di così...
 


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