X Factor ovvero Xso Facto(r)

par Ambra Zamuner
martedì 13 gennaio 2009

Forse Shining proposto su Rete4 faceva meno paura...

Lo ammetto, sebbene sia una fan sfegatata della musica live e di qualità, la scorsa edizione di X Factor l’ho guardata anch’io. Ero una supporter stimante degli Aram Quartet finiti chissà dove nel limbo dei talentuosi mal commercializzati e schiacciati dopo una meritata vittoria, dalla ormai onnipresente Giusy Ferreri.

Piena di speranza mi accingevo dunque a scoprire se la seconda edizione fosse in grado almeno di stupire in quanto a scouting. Ma con mio sommo orrore ho scoperto che nel riporre fiducia in questi format si persegue lo stesso destino degli schiavi in Ben Hur. Sinceramente spinta allo zapping nell’evolversi della trasmissione, tutte le volte che tornavo sul secondo canale la mia faccia si piegava in una smorfia di dolore. Si è assistito alla penosissima scena in cui gli Aram Quartet e Giusy Ferreri hanno cantato i loro singoli insieme, povera Giusy non lo sai che se canti una canzone diversa rispetto a chi ti fa il coro se continui a cantare è meglio invece di scordarti le parole? E poi quanto stracavolo l’avrai cantata questa Non ti scordar mai di me? Canzone dimenticabile anche dalla sua stessa interprete a quanto pare che con faccia di bronzo viene portata di fronte al pubblico, mentre tronfia riceve i suoi 456 dischi di platino con il quartetto a fare da scenografia a cui viene data la parola solo per poter dire "Il nostro album esce fra poco". Una vergogna. 

Dobbiamo parlare di Morgan? Gran musicista, stupendo arrangiatore, artista davvero di talento, ma ignobile nella forma e povero nei contenuti quando tenta di parlare seguendo un filo logico. La sua figura è un po’ simile al finto colto che sostiene di sapere il latino mentre cita solo i proverbi. Non è detto che sovrastimandoti la gente ti stimi a sua volta, ci vuole dell’umiltà. I veri geni della storia non sapevano e nemmeno importava loro molto di essere geni, e non basta essere grandi artisti. Il grande artista stronzo rimane uno stronzo con tanti pregi. Se l’intenzione è davvero quella di portare avanti un discorso bohemienne tanto vale non apparire in tv. Data la mia immensa devozione a Franco Battiato e ammettendo che spesso Morgan ha contribuito egregiamente al suo lavoro mi fermo qui, sperando che il peggio non sia mai raggiunto.

Se si parla strettamente di musica poi la smorfia si traduce in dolore fisico contando le innumerevoli stecche degne di un salone da biliardo sino al culmine, quando si scopre che in due ore di show si è riusciti a fare a pezzi la memoria di Ray Charles, Pink Floyd e di Fabrizio De Andrè perdio, il cui anniversario è stato celebrato giusto ieri dalle reti Rai, un po’ di decenza, vi imploro.



The day the music died, come si diceva in American Pie (la canzone, non il film).

Faber è talmente tradizionale che anche la pizza e il mandolino sono minacciati dalla sua grandezza in quanto a vessillo del nostro paese, ed era ora.
Eppure un paese che ricorda un artista, un poeta, una personalità di quelle vere, una delle poche presenti in questo mondo, che anche se scomparso non lascerà mai questa terra, riesce a comprare i dischi di una voce come quella della Ferreri che se non singhiozza non ha un timbro e che anche il gatto virgola delle pubblicità delle suonerie ha cominciato ad odiare. Da quando canta le sue canzoni la gente lo vuole colpire con mazze incandescenti molto più di prima.

La nonna d’Italia che tutti vorremmo avere, invece, mi aiuta a chiudere il pezzo perchè con la sua battuta ho riso circa mezz’ora, l’unica emozione che davvero mi è scaturita seguendo quel programma. La signora Maionchi in tutta la sua veracità ironizzando sul nome di un gruppo in gara "The bastard sons of Dioniso" rivolgendosi a Facchinetti riesce a dire " Lui è il figlio bastardo dei Pooh AHAH "

Grazie, grazie per questa perla di rara sincerità... peraltro, alzi la mano chi non l’ha sempre pensato.


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