Win for life. Gratta e vivi...!

par Emilia Urso Anfuso
mercoledì 7 ottobre 2009

C’era una volta il sistema pensionistico. E c’era una volta lo stipendio a fine mese. Tanto tempo fa – ormai non si conta più quanto – dopo una vita di lavoro, ottenevi una sorta di compenso che si era generato in anni ed anni di versamenti contributivi che ti aiutava a campare per gli anni della pensione.
 
Certo, erano anche i tempi in cui tutti – bene o male – lavoravano ed a fine mese percepivano una ricompensa per il lavoro svolto.
 
Cosa sia accaduto fra queste cose d’altri tempi e la situazione attuale si sa: un po’ l’aumento dell’età media che ha fatto si che i giovani in realtà versassero contributi non più per se stessi ma per i tanti anziani pensionati, un po’ per il fatto che il lavoro è divenuto precario e molto spesso quel po’ di lavoro che si trova non garantisce ricompensa, ed anche “grazie” alla riforma sui contratti di lavoro che ha creato la baraonda dei cosidetti “lavoratori atipici” che lo sono già per il solo fatto di aver firmato un contratto con una serie infinita di non garanzie per il lavoratore, ecco che l’Italiano medio di tutte le età, ha dovuto inventarsi qualche benedetta opzione per campare.
 
E se prima erano lavoretti “a nero” che facevano sbarcare il lunario oppure le innovative pensioni integrative, una sorta di assicurazione ch egarantisce dopo un tot di anni l’erogazione di una somma o di un vitalizio, oggi la grande possibilità è data dal gioco. No, non parlo di girotondi e mosca cieca, ma del gioco di Stato: gratta e vinci, lotterie, Lotto, enalotto e superenalotto.
 
E da poco…”Win for Life – vinci per la vita – la trovata più eclatante di questa tendenza che invece di garantire una economia ragionata su basi tecniche, contributive ed economiche, fuoriesce dal cappello a cilindro di Stato ormai avvezzo a trovar denaro attingendo dalle tasche dei contribuenti non più materializzzando nuove imposte – che si fa cattiva figura con la cittadinanza – ma al grido di “Giochiamo tutti allegramente per racimolare i soldi per campare”!
 
Nessun futuro pensionistico? Tranquilli: ci pensa Win for Life, che col suo montepremi destinato a rendere un vitalizio di 4mila euro al mese a tempo determinato –20 anni - capovolge ogni criterio fin qui adoperato per parlare di vita, lavoro, denaro e pensione.
 
Lo Stato non garantisce più nulla a nessuno? Ecco che si ingegna e fa correre tutti al botteghino a tentare la fortuna.
 
Di più: infila nel cappello magico anche la quota “etica” e trasferisce una percentuale dei proventi nelle casse dedicate alla ricostruzione in Abruzzo.
Il denaro manca - si sa - e nel Decretone per la ricostruzione (DL 39/09) appare scritto a chiare lettere che una parte del denaro stanziato sarà evinto da qualche nuova lotteria nazionale.
 
Ecco infatti che, all’articolo 12 del DL 39/09 appare scritto: “al fine di assicurare maggiori entrate non inferiori a 500mln di euro l’anno a decorrere dall’anno 2009, il Ministero dell’Economia decorsi 60 giorni dall’approvazione del presente decreto potrà indire nuove lotterie ad estrazione istantanea, adottare nuove modalità del gioco del Lotto, inclusa la possibilità di più estrazioni giornaliere e persino autorizzare l’apertura dei tabaccai anche nei giorni festivi”.
 
Seguono le modalita sulle percentuali erogate per la ricostruzione abruzzese.
 
Il punto è: se è pur vero che stante le cose non sono state aggiunte altre imposte ai contribuenti, parallelamente si delinea un futuro di nuove e maggiori lotterie che lo Stato crea al fine di evincere le somme ritenute necessarie ora alla ricostruzione post sisma, ora chissà a quale altro comparto di destinazione.
 
Ma la cosa cammina su un filo sottilissimo: considerando le basse percentuali di possibilità di vincita di qualsiasi gioco ad estrazione ed anche di qualsiasi gratta e vinci, verosimilmente questa situazione è peggiore di una nuova imposta che tutto sommato è più controllabile e gestibile da parte dei contribuenti.
 
Insomma: tutti in tabaccheria! Per l’agognata pensione, per lo stipendio che non c’è. Per far del bene. Per sognare. Per pagare i debiti…
 
Una volta semmai c’erano le banche. In alcuni casi, c’era addirittura lo Stato che si prendeva cura dei tuoi bisogni.
 
Oggi no: una lotteria ti cambierà la vita.
L’ha già cambiata. Nei parametri ormai accettati da tutti di una economia fondata sul gioco e sull’azzardo.
 
Chissà se anche per il Ponte sullo Stretto di Messina verrà fuori un’altra bella lotteria, un gratta e vinci o nuove ruote del Lotto per la costruzione?
Lo sapremo a tempo debito. Intanto, tentiamo la sorte.

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