Wikilikki party, arrivano i clown

par Mazzetta
giovedì 9 dicembre 2010

Su Wikileaks si riversa in queste ore molta informazione e molta disinformazione. Ecco anche la galassia complottista che avanza la sua ipotesi, la solita ipotesi: c'è dietro la Cia o in alternativa il Mossad. Per galassia complottista intendo quell'insieme di autori e siti internet che abbiano abbracciato almeno un paio dei più noti "complotti globali" svelati in rete negli ultimi anni, con un'eccezione per chi crede nel complotto dei rettiliani, ammesso di diritto anche se crede solo al complotto degli alieni extraterrestri che si sono sostituiti ai leader umani per preparare l'invasione dei lucertoloni.

(Per i curiosi non ancora edotti e per chi non ha mai visto Visitors suggerisco: "Le teorie del complotto moderno" nella voce di Wikipedia dedicata agli uomini-rettile).

E chi è Assange?

Ce lo spiega Webster Tarpley, uno che da anni lavora di fantasia sul complotto preferito in questo secolo, quello degli attentati dell'undici settembre 2001. Secondo Tarpley: "Bisogna poi vedere le radici di Assange come individuo, che sono da cercare nel culto menticida di Anne Hamilton-Byrne nei pressi di Melbourne, nell'Australia, negli anni settanta, dove i bambini erano costretti ad ingerire compresse di LSD e altri psicofarmaci potentissimi, fra cui Anatensol, Diazepam, Haloperidol, Largactil, Mogadon, Serepax, Stelazine, Tegretol e Tofranil. Questi sono gli stupefacenti che avrebbero plasmato lo strano personaggio che vediamo oggi - fino ai capelli biondi ossigenati che erano un aspetto del trattamento tipico delle piccole vittime della Hamilton-Byrne. Si tratta insomma di un ambiente che puzza di MK-Ultra, famigerato programma della CIA per fabbricare zombies".

Assange sarebbe quindi uno zombie della Cia (o fregato dal Mossad), ma sono ipotesi, come al solito, indimostrate. Sono sostenute solo da grovigli di discorsi messi insieme malamente, mescolando vero e falso a dimostrare una tesi che è sempre quella e precede sempre qualsiasi riscontro fattuale. Contro-controinformazione dei servizi? Delirio spontaneo e tutto sommato ininfluente? Inevitabile manifestazione della possibilità d'esprimersi pubblicamente finalmente offerta anche all'ultimo degli imbecilli? Domande che forse non vale nemmeno la pena di farsi, vista la plateale falsità di produzioni del genere.


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