Wanda, la mia mamma
par Doriana Goracci
sabato 7 maggio 2016
All' anagrafe era Vanda Martinez ma le piaceva il suo nome con la doppia W. Chi l'ha conosciuta, dall'Africa all' Italia o in uno dei suoi viaggi all' estero, non l'ha scordata, non l'hanno scordata neanche i bambini suoi piccoli scolari, che ormai sono persone adulte, figurarsi se la scordo io. Era nata di maggio,a Tripoli in Libia, il 2 maggio del 1929, l' anno della Grande Depressione in America.
Mi ha insegnato e ho apprezzato solo a morte avvenuta, la sua leggerezza nel fare tante cose, nel portare avanti le faccende domestiche ma nel non avere fretta nello sparecchiare, nell' apprezzamento di tutte le piccole cose che la vita ci regala giornalmente, il piacere... eppure ho avuto con lei un crack adolescenziale, non volevo riconoscermi in quella parte di donna che tanto mi somigliava, almeno nella determinazione e nel vedere la vita sempre con un bicchiere mezzo pieno in mano. Facebook con tutte le sue manie informatiche, mi ricorda che l' 8 maggio è la Festa della Mamma. Si è vero, le regalavamo rose rosse. Lei mi ha lasciato delle parole scritte che mi confortano sempre, anche nei momenti più critici, per me è l' essenziale.
"La vita col tempo ti ha portato e t' insegna, a scrivere in sè e per sè. La vita col tempo ti ha portato a essere intellettuale senza essere accademica, Scrivi! D' altra parte ognuno scrivendo sceglie la propria geografia."
Era il 2006, quando ci lasciò qui a Capranica. E' sempre presente e vicina, come ogni mamma.
Doriana Goracci