Vladimir Luxuria: una vittoria per i diritti

par Gloria Esposito
venerdì 5 dicembre 2008

Vladimir Luxuria, ospite principale di Annozero, continua nella trasmissione di Santoro la sua battaglia personale contro le discriminazioni ai danni degli omosessuali e dei trans.

La vittoria di Vladimir all’Isola dei Famosi ha dato vita ad un dibattito molto acceso sulla situazione attuale della sinistra italiana, anche se Luxuria, dall’alto dell’intelligenza che la contraddistingue, continua a ribadire di essere stata premiata dal pubblico non per la sua appartenza politica a Rifondazione, di cui è stata anche parlamentare, ma per il comportamento che ha tenuto durante tutto il reality. Tra l’altro, se a sinistra c’è un vuoto di leadership o di politiche che riescano a mettere d’accordo le varie anime, è ridicolo pensare che la una vittoria di un reality da parte di un (ex) membro di Rifondazione possa resuscitare la Sinistra Arcobaleno o addirittura (per inerzia?) il PD.

Mi sembra troppo. Più che altro questo dibattito azzardato per capire o no se Vladimir è “l’Obama italiano” (sì, si è sentito dire anche questo) sembra un paravento per spostare l’attenzione dalla vera vittoria che è giusto che Luxuria rivendichi: l’aver riportato in auge un tema da troppo tempo dimenticato da una certa parte della sinistra, cioè quello dei diritti, dei diritti individuali e inalienabili per cui è giusto sfidare il cosiddetto “perbenismo” o la morale bigotta.


Può darsi che Luxuria sia riuscita anche solo per un attimo a far capire a persone normalmente disinteressate che quello che conta non è essere poveri, di colore (verdi gialli neri o a pois), gay/lesbiche, con handicap, conviventi, comunisti, donne o altro, bensì avere dei valori come l’onestà, l’intelligenza, l’umanità. Se per un secondo c’è riuscita, allora certi politici dovrebbero inchinarsi perché da sola ha avuto il potere di attuare quello che gli elettori chiedono alla sinistra da molto tempo, cioè di spingere ad un cambiamento la società, di innovarla.

Sempre Luxuria ha dichiarato ad Annozero che sarà presente alla manifestazione convocata per protestare contro il NO della Santa Sede alla proposta dell’ONU di depenalizzare l’omosessualità nel mondo, ovvero di firmare una convenzione contro quei paesi che puniscono con il carcere, con la tortura e persino con la pena capitale le persone omosessuali in quanto tali.
 
Speriamo davvero che Vladimir abbia insegnato a quante più persone possibili la tolleranza verso ogni diversità e l’intolleranza verso i poteri forti che soffocano i più deboli,svegliando la politica per far si che si faccia carico della lotta per i diritti in generale.

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