Vittoria insulsa nel Basket e stuzzicante attesa per il Tennis

par Jvan Sica
venerdì 19 settembre 2008

È andata a finire nel modo più sciocco e insulso possibile. Bisognava vincere per accedere direttamente agli Europei polacchi del 2009. Abbiamo vinto, battendo una Bulgaria davvero attrezzata e con una fisicità complicata soprattutto da difendere, ma non è servito a nulla. Vincendo 82-81 infatti, abbiamo ripetuto lo stesso scarto dell’andata (81-80 per la Bulgaria nella gazzarra di Sofia) e per differenza canestri a passare è la Bulgaria mentre noi andiamo cheti all’Additional Round dell’agosto 2009, dove ad accedere agli Europei tra sei squadre partecipanti sarà soltanto la prima.

 

La partita è stata terribilmente sofferta. Sempre in equilibrio nel punteggio, l’Italia ha sofferto soprattutto la fisicità dei centri bulgari e le scorazzate del naturalizzato Jaaber, che gioca a Roma, è americano e stranamente ha passaporto bulgaro. Poeta si è dannato il cuore per regalare punti insensati all’Italia. Ne ha messi 21, ma ha sballato il tiro del sorpasso nel girone.

 

All’inizio il nostro quintetto molto piccolo (Amoroso, Soragna, Mordente, Cittadini, Bulleri) ha giocato bene dal perimetro e ha sviluppato manovre ad alto ritmo. Appena però la Bulgaria ha iniziato a difendere forte, la stazza dei marcantoni bulgari ha scavato una differenza.

Dovendo fare a meno del loro tiratore migliore, Videnov, la Bulgaria ha sempre di più forzato il gioco verso il post basso, sviluppando le azioni attraverso semplici linee di passaggio che non venivano mai intercettate dagli azzurri. Alla fine del primo tempo siamo sotto 44-42 e Di Giuliomaria inizia ad avere incubi da sveglio con la faccia dell’uomo-orso Ivanov.

 

Sulla scia della coppia di Teramo, Poeta-Amoroso, l’Italia apre la ripresa con il giusto piglio e mette cinque punti filati di ottima fattura. Da questo momento parte un zigzagare di parziali e controparziali che fanno galleggiare la partita in una situazione di acchiappo continuo. Alla fine è punto a punto. La scombussolata prepotenza di Ivanov apre le porte dell’antisportivo a Cittadini. Il centro ne mette uno e Poeta, come detto, cicca l’ultimo tiro. Italia sbarazzina contro i musi lunghi bulgari . Ci siamo divertiti e non abbiamo visto quella partita di ombre cinesi che è stata Juventus-Zenit San Pietroburgo. Per fare festa vera ci voleva un punto in più.

 

Ma per non dannarci più di tanto, basta pensare che in questo week-end potremo perderci Udinese-Napoli per vedere la nostra nazionale di tennis impegnata nello spareggio di Coppa Davis per il secondo turno dei play-off del Gruppo I - Zona Europa-Africa –. Sfideremo i lettoni a Montecatini e la febbre degli appassionati è già alta.

 

Nella giornata di domani scenderanno in campo nel primo incontro Fabio Fognini contro Ernests Gulbis. Fognini con la sua faccia da tanguero assonnato viene da un estate convincente con le semifinali di Varsavia (sconfitto da Davydenko) e Umag (sconfitto da Fernando Verdasco) e la vittoria del suo primo Challenger a Torino. Gulbis invece è andato molto meglio al Roland Garros, raggiungendo i quarti, e a Wimbledon dove ha fatto faticare, strappandogli un set (soltanto Federer poi ci riuscirà in finale), il futuro vincitore Nadal.

 

L’altro match vedrà di fronte Andreas Seppi e Andis Juska. In questo 2008 Seppi ha lasciato due tracce indelebili: la cavalcata nel Master Series di Amburgo, che lo ha visto superare gente del calibro di Richard Gasquet, Juan Monaco e Nicolas Kiefer, prima di venire battuto dalla vecchia zia Roger Federer e la partita di terzo turno a Wimbledon contro quel testa di pazzo di Marat Safin. Andis Juska è un regolarista che non ha avuto acuti in questa stagione.

 

Sabato poi ci sarà lo spettacolo del doppio, con Seppi affiancato dal Troisi sempre incazzato Potito Starace e i due singolaristi lettoni che replicheranno la loro presenza. Domenica chiudono i singolari incrociati.

 

Cosa potrà fare l’Italia e soprattutto ce la farà a battere la Lettonia e a rimanere nel gruppo 1 per tentare la scalata nel gruppo Mondiale il prossimo anno?

 

Quando si parla di tennis in Italia è sempre difficile raccapezzarsi. Di sicuro i nostri atleti sono migliori più di una spanna di Juska e possono giocarsela almeno alla pari con Gulbis, anche se quest’ultimo in forma può essere un plus pericoloso. Da italiani con l’autoradio sempre nella mano destra vediamo i nostri connazionali favoriti, ma il bello è vivere la Coppa Davis come se si riflettesse su un enorme punto interrogativo.


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