Violenza sulle donne e immaturità sociale

par Fabrizio Vinci
giovedì 5 settembre 2013

I femminicidi sono forte in aumento, almeno questa è la sensazione mediatica che si avverte negli ultimi tempi. Circolano voci sulla necessità di nuove norme giuridiche tese a scoraggiare certi "uomini" dalla violenza facile: potrebbe trattarsi di un buon deterrente, tuttavia penso sia indispensabile comprendere le ragioni che possono spingere un individuo a picchiare o addirittura uccidere una donna. Personalmente ritengo che le cause scatenanti siano da ricercare nell'immaturità della coscienza sociale per quanto concerne la parità di diritti
 
Nonostante l'Italia si spacci per una delle nazioni più evolute al mondo, in realtà nei meandri dell'animo maschile esiste ancora una visione che focalizza la donna come oggetto di proprietà. Inutile negarlo: se un uomo ha molteplici rapporti con donne diverse, sarà considerato "latin lover", se invece è una donna a tenere una condotta sessuale promiscua e casuale allora ella sarà considerata una "puttana".
 
Fin quando un certo modo di pensare non sarà sradicato, si potranno emanare tutte le leggi possibili, senza ottenere alcun effetto di rilievo. Probabilmente occorre insinuare all'interno delle scuole italiane un percorso culturale in grado di modificare determinate convinzioni che spesso sono inculcate (anche indirettamente) dalle famiglie di origine. Credo che l'unica via preventiva, seppur nel lungo termine, sia la formazione di una nuova coscienza sociale che parifichi i due sessi; non solo sulla carta.
 

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