Vigilanza RAI: ecco come il PdL immagina il servizio pubblico

par Fabio Chiusi
mercoledì 19 gennaio 2011

Si sente spesso il ritornello del «se potessimo governare…». Bene, oggi ho avuto un assaggio di cosa accadrebbe se il Pdl avesse le mani slegate. L’esempio riguarda un atto di indirizzo che il senatore Alessio Butti ha proposto in commissione di Vigilanza Rai. In cui si immagina che in nome del pluralismo, dell’oggettività e completezza dell’informazione il servizio pubblico dovrebbe

Tutto questo nel nome della seguente ratio:

«Tutti i partiti presenti in Parlamento devono trovare, in proporzione al proprio consenso, opportuni spazi nelle trasmissioni di approfondimento giornalistico»

perché

«Il mancato rispetto dell’assegnazione proporzionale degli spazi televisivi costituisce violazione del principio democratico»

In sostanza, il pluralismo significa «rispetto delle proporzioni democratiche». Che importa se per metterlo in atto si devono, tra gli svariati obbrobri concettuali, approvare misure disegnate su misura per impedire la prosecuzione di Annozero.

Ben vengano i dilemmi sulla «fidanzata» di Silvio, se servono a ostacolare questi deliri.


Leggi l'articolo completo e i commenti