Viaggio tra le discoteche abbandonate del nord Italia - FOTO

par Luca Marchesini
giovedì 31 luglio 2014

Cesar Palace, Divina, Ultimo impero. Nomi dall'inflessione quasi epica, che raccontano un passato recente di gloria notturna, sbiadita per il logorio della crisi o per gli imprevedibili cambi di tendenze. Paradise Discoteques è il nome con cui il fotografo Antonio la Grotta battezza i luoghi abbandonati del divertimento del nord Italia. Un viaggio nell'archeologia dei club e dei locali, alla scoperta di architetture decadenti e, spesso, sorprendenti. Un mosaico di finte colonne romane, statue di gesso, scalinate, fontane, alte torri, forme dal sapore futuristico. Elementi decorativi e strutturali concepiti da architetti fantasiosi, annoiati dal buongusto, chiamatii a ridefinire i confini dello sfarzo a buon mercato.

Come in un film, di quelli che raccontano scenari post-apocalittici, la natura espande i suoi confini e si insinua nelle ampie sale da ballo e negli spazi aperti. Le ombre dei decibel e del sordo rimbombo dei bassi popolano ancora questi luoghi come cocciuti fantasmi, mentre le crepe, gli arbusti e la ruggine prendono possesso di tutto. Restano solo le insegne al neon sulle ampie porte di ingresso, colorate e scolorite, a testimoniare il ricordo di un mondo che non esiste più. L'impero di Cesare è crollato da tempo.


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