Viaggio in Europa: Valerio Soldani torna in Sardegna
par Luigi Coppola
martedì 13 marzo 2012
Viaggio in Europa: Valerio Soldani torna in Sardegna.
La Compagnia Italiana di Prosa nelle matinée teatrali con gli studenti sardi. Grande successo ad Alghero. “Tre bellissime perle del teatro europeo del primo Novecento...” - questa citazione, stralciata dalla consueta sinossi di Saverio Soldani, riservata al suo giovanissimo pubblico poco prima dell'esordio in scena, compendia con grazia i contenuti del nuovo spettacolo approdato in Sardegna.
Viaggio in Europa si compone in tre atti unici scritti da altrettanti grandi autori del Novecento: Luigi Pirandello, George Bernard Shaw e Georges Courteline. La terna di fiction proposte con un cast di tre attori (bravissimi Mariano Nieddu e Raffaella Tagliabue oltre il regista sceneggiatore Soldani) è legata dal fil rouge dominante della coppia con le sue complesse, talvolta imprevedibili dinamiche.
Rappresentate in tre diversi codici e linguaggi teatrali. Illustrati con l'autorevole sapienza del Maestro Soldani: l'attore regista piemontese ha ammaliato in un religioso silenzio le centinaia di studenti algheresi. Che hanno esaurito l'intera platea del cinema teatro Miramare, nella mattinata dello scorso 10 marzo. “Non sono trattate tutte le convenzioni, al pari delle lingue, strumenti per relazionarsi“ spiega Soldani già nel costume di scena - “ma le principali: il dramma nel primo atto, la commedia nel secondo, la farsa nell'ultimo..”. Ricorda ancora il direttore della compagnia genovese che i primi due autori (Pirandello e Shaw) furono premiati con il Premio Nobel alla Letteratura: entrambi con la menzione speciale per la loro scrittura teatrale.
Decisamente più distensivi i toni delle altre due tappe del viaggio europeo di Soldani. Bernard Shaw, acuto critico della morale borghese, rappresenta in questo breve testo teatrale (Come Lui mentì al marito di Lei) scritto nel 1904, il tentativo di un giovane poeta, innamorato di una signora della buona società londinese. L'amante (M. Nieddu) tenta d'ingannare il marito di lei, presentandogli una versione della realtà contraria all’evidenza dei fatti, allo scopo di placare la sua gelosia. La rocambolesca e sincera conclusione del focoso menage a tre, rivela aspetti contemporanei, quasi sorprendenti pensati nello scorso secolo. Equivoci e paradossi spinti in contesti grotteschi e surreali allietano l'ultimo tempo dello spettacolo con I signori Boulingrin. Lo spirito francese grandguignolesco che anima la farsa di Courteline (1898) confina con il teatro originato nei boulevard parigini e con il filone transalpino specializzato nell'horror comico. Il finale col botte espone i tre attori ad esilaranti colluttazioni che ne esaltano anche una ottima performance fisica.
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