Viaggiare con Trenitalia: storie di ordinaria follia
par Zag(c)
giovedì 8 marzo 2012
Scusate se parlo di un caso personale ma sintomatico, credo, nel tempo della TAV.
Mia moglie si inalbera e fa notare che sette ore e mezza (tanto dura un viaggio di 550 chilometri) in piedi lei non li fa. Il funzionario delle FFSS risponde: "E che problema c'è. Si sieda su un posto qualsiasi e se dovesse salire il viaggiatore legittimo si vedrà". Mia moglie rimane scioccata. E' vero che è meridionale, è vero che l'apatia, la rassegnazione, l'arte di arrangiarsi le è famigliare oltre che nota, ma questa indolenza per lei è disarmante! Non le riesce facile credere che sia possibile cancellare due vagoni con posti assegnati e prenotati con due settimane in anticipo!
E il capotreno? Impassibile! Ha l'aria di chi ne ha viste di ben peggio. Questo per lui è una baggianata, è come bere un bicchier d'acqua fresca!
Passano cinque minuti e, inevitabilmente, arriva il proprietario del biglietto del posto occupato da mia moglie. L'educazione e il savoir faire all'inizio hanno la meglio, ma con il passar del tempo e con l'arrivo degli altri legittimi viaggiatori la cosa incomincia a degenerare. Pertanto si chiama il capo treno e si chiede il da farsi.
"Non ci sono problemi!" No Problem. "Tutti i passeggeri che non hanno il posto a sedere, vengano con me! ", urla il capotreno che ha trovato il piglio da condottiero. Si forma il corteo di passeggeri lungo gli angusti spazi: ognuno ha con sé due, tre bagagli. Commenti, grida, scambio di battute che hanno come refrain: "Ma che schifo!", oppure: "Intanto i politici vanno con la TAV", e ancora: "Con le tasse che paghiamo", "La colpa è degli statali che sono dei fannulloni (che non c'entra nulla ma fa sempre parte del repertorio)". "E' colpa di Berlusconi", "No è colpa della sinistra", "No è colpa dei sindacati che fanno sciopero e non vogliono lavorare"e via di questo passo.
Insomma il solito copione all'italiana dell'italiota qualunquismo.
Intanto si aprono le serrature delle porte che dà l'accesso ai vagoni di prima classe e un nuovo mondo si affaccia. I viaggiatori senza posto a sedere finalmente hanno trovato l'assise. Ora le tue sette ore le potrai fare in tranquillità, ascoltando il tuo mp3. Poi telefonami quando arriverai!