Via Maiocchi: successo del primo Social Street a Milano

par Enrico Casartelli
giovedì 23 gennaio 2014

Adesso, quando esco trafelata come ogni mattina per andare al lavoro, non riempio più con qualche sms il tragitto che mi separa dalla fermata del bus 60 e, a fine giornata, coi sacchetti della spesa in mano, non sbuffo di corsa perché non vedo l’ora di essere a casa. Ora mi guardo intorno, cerco tra i passanti se individuo qualcuno del nostro gruppo - Residenti di Via Maiocchi e dintorni-. 

Forse incontrerò Patrice, che da Parigi si è trasferito a Milano quattro anni fa e che, quando gli parlai la prima volta all’aperitivo-incontro organizzato al Bar Stoppani, mi disse che aveva letto la nostra locandina ed aveva subito aderito al gruppo con entusiasmo. O forse incapperò in Riccardo ed Elena, simpatica coppia del numero 12 o in Pier che ha sviluppato la prima piattaforma web italiana capace di mettere in contatto domanda e offerta di lavoro per creare una zona a disoccupazione zero.

Forse troverò al bancone del Bar Stoppani uno del gruppo runners della via, oppure Erica che ha sviluppato tutta la comunicazione delle locandine con cui abbiamo tappezzato la via per comunicare la nostra esistenza anche a chi non era sul web. Butterò un occhio al giaciglio di John Dennis, per vedere se ha mangiato quello che uno dei volontari del gruppo gli ha lasciato; ora siamo coordinati grazie ad un file messo online da Mirko.

Queste le parole di Lucia Maroni che ai primi di dicembre con altri residenti della via Maiocchi, a pochi metri da Porta Venezia, ha costituito la più numerosa Social Street di Milano. Gli obiettivi sono chiari: in una “fredda” Milano far sì che il vicino non sia più uno sconosciuto, creare una rete di condivisione e di informazioni utili ai residenti: meccanici, idraulici e artigiani della zona, gruppi di acquisto per ottimizzare le spese, carpooling, scambio di oggetti, cineforum, baby sitter e cosi via.

È il concetto di Social Street, nato e sperimentato a Bologna in via Fondazza pochi mese prima, è il vincente connubio di Social (condivisione, vita in comune) e Street (rione, strada). Risultato: ricreare quell’atmosfera di quartiere, molto sentita dai nostri nonni, in cui tutti si conoscevano e si aiutavano. Si è iniziato a costituire un gruppo in Facebook “Residenti in Via Maiocchi e dintorni” dove inserire le prime iniziative: quattro membri iscritti a inizio Dicembre, ora diventati più di quattrocento.

Poi dal virtuale si è passato al reale per coloro che non utilizzano internet e soprattutto per rendere più incisiva l’iniziativa: bacheche e locandine nei negozi, sulle auto e nei portoni della via. Uno spazio al numero 22 della via offerto da Berna. In contemporanea un sito implementato da altri due residenti (Luca e Wally). Dopo solo due settimane una prima cena “social” tra quasi sconosciuti della via e poi la modalità vincente: il passaparola

Tra le ultime iniziative un baratto di Natale unito ad una lotteria di omaggi offerti dai negozianti della via, partecipanti circa duecento persone.

A febbraio è già pianificato un “Regifting Party” ed un “Torneo di tagliatelle” al fine di coinvolgere tutti in un mega riciclo. Successivamente l’ampliamento di un gruppo d’acquisto solidale, un giornalino, delle biblioteche di condominio, un aiuto ai clochard della zona, altre occasioni di scambio e incontro.

All’arrivo della primavera feste di strada, mostre nei cortili. Il tutto per dimostrare quanto è divertente e soprattutto utile abitare nella comunità di Via Maiocchi!

 

Foto da “Residenti di Via Maiocchi e dintorni” - Relazioni con la stampa


Leggi l'articolo completo e i commenti