Vi avviso: non mettete avvisi

par Paolo Lunardelli
lunedì 9 agosto 2010

Della pessima abitudine di certi pubblici uffici di riempire muri e vetri con avvisi che nessuno leggerà mai ma che servono allâimpiegato sadico per far sentire lâutente in colpa

Una delle regole della comunicazione umana è che la responsabilità del messaggio è nelle mani di chi emette il segnale. La ragione è semplice ma molte volte incompresa: è chi trasmette il messaggio che deve preoccuparsi che questo giunga a destinazione, è sua responsabilità scegliere il mezzo più adeguato ed é anche buona norma verificare che il messaggio giunga a destinazione. Quindi, sia che si tratti di educare i figli o fare una vendita importante o informare migliaia di utenti, la regola è sempre valida: se ti interessa davvero informare, scegli la modalità giusta e verifica di aver comunicato correttamente. A questa basilare regola si sottraggono molti sportelli, reception e una moltitudine di uffici pubblici dove esiste il vezzo di affiggere una miriade di fogli al vetro del loro sportello, al muro della triste stanza dove si è costretti a fare la fila. L’avviso appeso al muro come una palla sull’albero di natale non è informazione, è uno strumento di vessazione per gli utenti ed un sadico piacere dello sportellista che potrà dire: “ma non ha letto l’avviso?” Verrebbe da rispondere:”No, cretino, non l’ho letto perché sono qua davanti a te, cosa che se avessi potuto evitare, avrei fatto con piacere” ed invece ti senti in colpa ed il sadico gode.

Quando si entra in una azienda o in un ente pubblico, si può stimare l’efficienza della comunicazione anche da questo: quanti fogli hanno appeso ai muri? Più fogli sono appesi più disorganizzati sono...

A volte capita di entrare in un ufficio dove l’operatore è separato da voi da un vetro (e già pensate: questi si vogliono difendere dalla mia ira) ed il vetro è coperto da fogli di carta scritti in corpo 10, ma con titoli minacciosi come “ATTENZIONE”, “AVVISO IMPORTANTE”, "A TUTTI GLI UTENTI” , se superate l’ansia, fateci caso, questi sono gli uffici peggio organizzati.

In questo errore è incorso persino l’asilo di mio figlio che ha ritenuto opportuno chiudere per ferie mettendo un avviso in bacheca. Io non guardo mai la bacheca, io parlo con le maestre ogni giorno, due volte al giorno. Questa informazione poteva essere aggiunta a quelle quotidiane del “cosa ha mangiato”, “ha fatto la cacca”, “chiudiamo per ferie”. In quella legittima settimana di ferie, quanti bambini sarebbero andati all’asilo? Solo il mio? Allora, invece di mettere un avviso in bacheca che lo possono leggere tutti ma lo devo leggere solo io, stacca quel foglio dalla bacheca e mettilo nell’armadietto del bimbo. Lì dove ogni mese mi metti il conto da pagare.


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