Vesuvio, prima meraviglia del MAV 2.0
par Angela Iantosca
sabato 19 novembre 2011
Inaugurato ad Ercolano il MAV 2.0, nuova versione del Museo Archeologico Virtuale. Non solo polo culturale, ma anche centro di promozione della legalità. In occasione della inaugurazione, richiesto il sostegno delle Istituzioni. A rendere possibile la realizzazione del nuovo progetto l'impegno della Fondazione Cives, del Sindaco di Ercolano, del Presidente dell'Osservatorio Regionale Campano anticamorra Nino Daniele, della Provincia, del direttore del MAV e dei ragazzi che, nonostante il part time e la cassa integrazione, continuano a credere che un futuro diverso è possibile
Riscatto è la parola d'ordine. Riscatto di un popolo sfruttato e maltrattato. Riscatto di quella cultura millenaria che qui ha saputo affondare le sue radici e sedimentare. Riscatto di chi crede nella legalità. Riscatto della gente pulita, di quella che non paga il pizzo, di chi "alza le barricate" anche sul lavoro per affermare che questo può essere davvero "il migliore dei mondi possibili". E poi ancora riscatto di una terra minacciata costantemente da quel Vesuvio che più di 2000 anni fa sommerse tutto e che continua a minacciare migliaia di famiglie assiepate sulle sue pendici.
A credere nel riscatto coloro che hanno lavorato per arrivare alla presentazione del MAV 2.0 nuova versione del Museo Archeologico Virtuale di Ercolano.
“Si tratta di un progetto di aggiornamento – spiega il direttore Ciro Cacciola – durato due anni che intende rendere il Museo sempre di più innovativo e coerente con la sua funzione di Museo tecnologico. Un luogo dove la Storia incontra il Futuro. Un viaggio alla scoperta del nostro patrimonio culturale e archeologico reso quasi tangibile dall'utilizzo delle più moderne tecnologie”.
La nuova struttura, aperta nel luglio del 2008 e gestita dalla Fondazione Cives, presieduta da Nino Daniele e costituita dal Comune di Ercolano, dalla Provincia di Napoli e dalla Regione Campania, è stata inaugurata il 16 novembre. La serata ha visto partecipare Istituzioni, uomini di cultura e, soprattutto, la gente accorsa per conoscere le novità della propria città. La presentazione al pubblico è stata l'occasione per fare il punto sui progetti avviati, sul significato del Museo, sulle necessità della città.
"Partecipare a questa serata di inaugurazione del MAV - ha esordito Nino Daniele -, possibile grazie al direttore Ciro Cacciola, molto alfabetizzato tecnologicamente, un umanista démodé, significa partecipare ad una serata di festa e di preoccupazione, di immensa gioia e di impegno, di solidarietà che abbiamo chiesto a personalità dell'arte e della cultura a sostegno di questa istituzione”.
Vesuvio mancata meraviglia.
“Sicuramente avete seguito le ultime vicende riguardanti la richiesta di nominare il Vesuvio settima meraviglia del mondo. - ha continuato Nino Daniele -. Richiesta che non è andata a buon fine. Ecco, devo ammettere che ero convinto che in fondo questa non fosse una iniziativa adatta a valorizzare il vulcano campano. Quel sito che promuove questa competizione tra luoghi del mondo ha una inclinazione molto naturalistica, privilegia il carattere esotico, incontaminato, non ancora frequentato dall'uomo di questi scenari. E il Vesuvio c'entra poco con tutto questo: è esattamente il contrario! È il luogo di una storica, intensa antropizzazione e la sua unicità va al di là dell'aspetto ambientale e paesaggistico, ma è dovuto al fatto che nei millenni si è instaurato un forte rapporto tra natura e cultura che ha lasciato testimonianze, retaggi unici al mondo… e anche un bel po' di problemi, contraddizioni complesse che sconfortano chi vive in questa realtà. Soprattutto il Sindaco, che come tutti i Sindaci di questa area affronta difficili eredità… Tra queste la convivenza con un vulcano attivo".
IL NUOVO MAV 2.0
"Ciò che si è inaugurata è una simulazione virtuale dell'eruzione del Vesuvio. L'intero MAV è stato completamente riammodernato, reso ancora più attraente – spiega Nino Naniele -. Il MAV era già un primato della Campania nel mondo. Con questo passo ulteriore consolidiamo e portiamo più avanti questa eccellenza. Possiamo dire che ora il Vesuvio, nel MAV, è la prima meraviglia del mondo. Per realizzare questo MAV abbiamo usato un finanziamento europeo di un bando della Regione del 2009. Si è lavorato molto alacremente e si è ottenuto un modesto finanziamento, ma significativo. Quindi devo dire grazie a tutti coloro che hanno lavorato. A Ciro Cacciola che è stato il responsabile dello svolgimento del progetto, realizzato in due anni… e grazie a tutti i giovani creativi che hanno collaborato, come Lello Gentiluomo. L'aiuto che chiediamo non è da questuanti… noi chiediamo di aiutare una struttura che si dimostra capace di fare, raggiungendo dei vertici assolutii, anche perché questa è l'unica struttura di valore internazionale nell'area metropolitana. Chiediamo partecipazione".
Il MAV sede dell'Associazione Antiracket.
"Il MAV è anche sede dell'Associazione Antiracket, di cui è Presidente la dottoressa Ottaviano. E questa Associazione rappresenta un altro primato di Ercolano. Ricordiamo che nel Mezzogiorno è in corso un processo, uno dei maggiori, contro il racket e che vede coinvolti 40 testimoni che vanno a deporre contro i boss che per anni hanno insanguinato e sporcato Ercolano. Il MAV va avanti nel suo primato: nell'essere un grande punto di riferimento per la cultura nel nostro Paese e un punto di riferimento della legalità. Il messaggio è liberarsi da un cattivo passato e valorizzare il passato positivo, è il senso di tutto ciò che si sta facendo”.
Di cosa ha bisogno il MAV?
“Il MAV per vivere ha bisogno delle Istituzioni. Nessun Museo vive solo con i biglietti di ingresso. Anzi noi abbiamo il più alto rapporto positivo tra spese di gestione, perché costa pochissimo e i ragazzi che lavorano qui sono tutti a part time e anche a cassa integrazione. E tutto ciò che vedete è dovuto al loro sacrificio. Io faccio sempre questo confronto: gli Uffizi hanno costo di gestione 100 e entrate 10. Il MAV, con le dovute proporzioni, costa 100 e ha le entrate che si aggirano intorno al 35/40%. Ma senza un impegno diretto attivo dei soci non potremmo farcela! Da qui l'appello! Conto su di voi. Conto sull'impegno, sulla determinazione, sula fatica del nostro Sindaco… so cosa significa fare il Sindaco di una città così complicata… gli ho lasciato molti guai!”.
”Circa due anni fa - continua l’Assessore a Lavoro, Pace, Risorse Umane della Provincia di Napoli, Marilù Galdieri – fui suggerita come Consigliere d'Amministrazione del MAV alla fondazione Cives… parve a tutti una scelta strana e anche a me! Neanche conoscevo questa struttura. Sono arrivata qui e mi ha preso la meraviglia. La meraviglia è l'inizio della conoscenza, dice Aristotele. Ed è cominciata la conoscenza e la riconoscenza anche dei grandi sforzi, non solo economici, fatti da tutti e riconoscere un percorso che non è solo culturale, ma anche umano. Qui ci sono rappresentate le nostre radici. E qui è cominciato tutto. Ed è stato qui che è cominciato il mio impegno più come Consigliere d'Amministrazione che come Assessore! La Provincia di Napoli continuerà a finanziare la fondazione Cives e il MAV e il mio appoggio sarà sempre incondizionato, anche una volta lasciata la carica di Assessore!”.
Il Sindaco Strazzullo ha raccontato la genesi del MAV: “Nel 1980 in questo edificio c'era una scuola media, abbandonata dopo il terremoto. Negli anni successivi era diventato il simbolo di questo degrado. Finché nel 2000 l'architetto Zolfo pensò di fare un museo multimediale. Quando fu inaugurato nel 2008, fu salutato come il trionfo di una parte della città che voleva riscattarsi: insieme alle ville vesuviane e agli scavi il MAV 2.0 è diventato una eccellenza. Un polo culturale e un polo della legalità. Due principi sui quali Ercolano sta lavorando per darle il posto che merita nel mondo”.
Presenti Graziano Ranocchia, ricercatore del Cnr e Principal Investigator di un progetto dedicato ai papiri di Ercolano. Nel suo intervento ha fatto cenno alla figura di Padre Antonio Piaggio, miniaturista della biblioteca vaticana ed ideatore nella seconda metà del 1700 della prima macchina per srotolare i papiri preservandone l’integrità, con lettura di alcuni passi della corrispondenza intrattenuta da questi con grandi personalità dell’epoca.
Lello Sarao e Nunzia Schiano hanno “raccontato” l’eruzione del 1631; Aldo Masullo ha proposto un intervento sulla distruzione creatrice. A chiusura Toni Servillo, la cui presenza ha significato il grande amore per la sua terra e l’amicizia profonda che lo lega a tutte le persone coinvolte nel progetto. Servillo ha incantato la platea con la lettura di due lettere di Plinio il Giovane relative all’eruzione del 79 d.C. e indirizzate a Tacito.
L’ERUZIONE
I minuti che ricostruiscono la rabbia del Vesuvio sono sufficienti a creare uno stato emotivo di forte tensione, dove lo spettatore è coinvolto come parte integrante di ciò che accadde più di 2000 anni fa. Dove il fango, la polvere, I fumi tossici avvolsero allora fisicamente gli abitanti di Ercolano e Pompei ed oggi emozionalmente lo spettatore. L'installazione si avvale di un innovativo sistema di visualizzazione. Definito tecnicamente 3D immersivo (i3D) ed è resa attraverso un sofisticato impianto di multiproiezione stereoscopico su 26 metri di nastro in fibra argentata ubicato in uno spazio a pianta circolare.
“La scena si svolge intorno a noi, immergendoci nella Storia”, precisano i tecnici della SpinVector, società che ha curato oltre alla computer grafica anche il software esclusivo che gestisce la complessa proiezione.