Venezuela, giornalista in carcere per una falsa accusa di “terrorismo”

par Riccardo Noury - Amnesty International
mercoledì 25 giugno 2025

Carlos Julio Rojas, vicesegretario dell’Associazione nazionale dei giornalisti del Venezuela e difensore dei diritti umani, ha sempre denunciato i problemi che affliggono la sua comunità, una delle tante che nel paese sudamericano vengono private dei più elementari diritti umani.

Per questo, come ricorda Amnesty International che ha lanciato un appello in suo favore, ha dato fastidio al potere autoritario di Nicolás Maduro e il 15 aprile 2024 è stato arbitrariamente arrestato nella capitale Caracas da individui armati, incappucciati e vestiti di nero che lo hanno costretto a salire a bordo di un veicolo non identificato.

Poche ore dopo, il Procuratore generale del Venezuela ha dichiarato che l’arresto di Rojas era collegato a un presunto tentativo di assassinio del presidente: un’accusa pesantissima insieme a quella di “terrorismo”, entrambe completamente infondate. Il giornalista è stato tenuto in isolamento per 35 giorni e il suo diritto alla difesa gravemente compromesso.

Il caso di Rojas è emblematico dello schema di persecuzione cui sono sottoposte le persone che difendono i diritti umani in Venezuela. Dal 2019 Amnesty International denuncia i crimini contro l’umanità commessi dal governo di Nicolás Maduro, come detenzioni arbitrarie per motivi politici, sparizioni forzate e torture, anche ai danni di bambini e di persone con disabilità.

Attualmente Rojas  è detenuto a El Helicoide, Caracas, nelle mani del Sebin (Servizio nazionale di intelligence bolivariano).

Rojas è un prigioniero di coscienza, criminalizzato per il suo lavoro e il suo attivismo, e deve essere scarcerato immediatamente e senza condizioni.


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