Vendola conosce i trascorsi di Don Verzè?

par l’incarcerato
sabato 14 agosto 2010

Vedo con interesse che la polemica con Vendola a proposito del finanziamento della regione Puglia per la realizzazione del nuovo ospedale "San Raffaele del Mediterraneo" cresce a dismisura. E cresce anche le fila di persone che addirittura bollano come bufala questa notizia nonostante il sito Italiaterranostra abbia messo a disposizione la delibera approvata dalla Regione Puglia e sottoscritta da Nichi Vendola.

Eppure non capisco perchè cercare di accusare di falsità questa notizia, non c’è nulla di illegale e poco trasparente. Si tratta semplicemente di una politica sanitaria che molti di noi non condivide. Io, come tante altre persone, erano entusiaste della candidatura di Vendola alle primarie del centrosinistra e molti di noi avrebbero partecipato alle elezioni per la prima volta perchè vedono in lui il cambiamento.

Il cambiamento era inteso anche in una politica diversa rispetto a questi anni dove dal Welfar State si è passati al Welfare Mix, ovvero con la partecipazione dei privati. Ma da Vendola ci si aspettava, come ha fatto egregiamente contro la privatizzazione degli acquedotti, una politica per rafforzare la sanità pubblica che è allo sfacelo!

Allora cosa ci dobbiamo aspettare quando sarà Premier?
Che a scala Nazionale favorirà le società miste nel settore così delicato che è la Sanità?

D’accordo, qualcuno dirà che questa è una mia opinione del tutto personale e magari molti di voi sono per questo tipo di politica non nuova. Va bene. Ma come la mettiamo con la collaborazione dell’imprenditore Don Verzè? Siete d’accordo anche con il mantenimento storico dell’alleanza economica con il Vaticano? Spero di no perché uno dei maggiori fautori fu proprio Berlusconi.

La prima significante esperienza di Berlusconi risale proprio alla fine degli anni ’60 quando nasce il suo sodalizio con l’intraprendente sacerdote don Luigi Verzè. E il legame prosegue ancora oggi.

Nel ’68 Berlusconi, tramite la società Edil-nord Centri Residenziali (tra l’altro intestandola alla cugina), acquista un area di 712 mila metri quadrati alle porte di Milano: vi costruì la celebre Milano 2!

Contemporaneamente don Luigi Verzè aveva acquistato proprio vicino a Milano 2 un area di 46 mila quadrati e vi costruì una clinica privata geriatrica: l’ospedale San Raffaele.

Si allearono ben presto i due perchè decisero attraverso forti pressioni, di dirottare il traffico aereo che rovinava la quiete dei loro territori. Orbene scoppiò uno scandalo perché furono rinviate a giudizio numerose persone vicine alla coppia Berlusconi-Verzè.

E nel marzo del 1977 don Luigi Verzè è riconosciuto colpevole di "istigazione alla corruzione", ma tra archiviazioni, rinvii a giudizio e altro, nessuno di loro arriverà a sentenze definitive.

L’impero di don Verzè aumentava a dismisura e la fama del San Raffaele cresce e si ampliava sempre di più fino a quando nel 1995 il sacerdote rifinisce nel mirino della Magistratura per presunte irregolarità.

Ma la questione importante e di una gravità inaudita è che Don Verzè non è nuovo a fare gli accordi con la regione per finanziare la costruzione dell’ospedale. Nel Lazio ottenne la sovvenzione per costruire il San Raffaele, e tra il 1997 e 1998 l’ospedale aprì e con numerose tecnologie all’avanguardia.

Morale della favola: nel 2000 vendette l’ospedale all’imprenditore Angelucci, ora noto per i recenti scandali, ad un prezzo irrisorio. E a sua volta lo rivendette allo Stato.

Un vero scandalo.

Ora vorrei capire se Vendola conosca bene Don Verzè e i suoi trascorsi
. Se sì, noi cittadini potenziali elettori abbiamo diritto ad una sua spiegazione. Nonostante tutto continuo a stimare Vendola come politico, ma a questo punto molto probabilmente non parteciperò alle primarie perchè non rappresenta la persona che rompe con il passato e i poteri forti.
 

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