Vauro e il senso della democrazia

par Pere Duchesne
lunedì 7 febbraio 2011

Qualche sera fa mi è capitato di passare col telecomando sulla LA7 mentre trasmettevano “In onda”. Di solito evito come la peste trasmissioni come questa, dove giornalisti, si fa per dire, mettono in mostra il loro ego contornati sempre più o meno dalle stesse persone, ma mi sono fermato un momento perché c’era una persona che non avevo mai visto, assomigliante moltissimo a Gargamella dei Puffi. Ho ascoltato una serie di frasi “adolescenziali”, nel senso che erano le tipiche frasi dei ragazzini nell’età della ribellione alla ricerca di una propria personalità e stavo per girare quando ho capito che si trattava del signor Vauro. Non lo avevo mai visto (lo so, è grave, ma Anno Zero proprio non riesco a guardarlo), e quindi mi sono fermato un momento. Qualcosa su di lui ho letto sui giornali o Internet, ed ho visto qualche vignetta, e ad essere sincero mi è sempre sembrato il solito ribelle contro le tirannie, sempre però senza rischio, come in Italia dove puoi dire tutto di tutti senza pagare dazio, e senza soprattutto perdere mai una lira. Non mi risulta che abbia mai fatto satire contro le tirannie islamiche o integraliste, ma certo, quelle non scherzano, meglio Berlusconi.

A parte queste facezie, ha detto “se la legge è ingiusta, non la seguo” a proposito di immigrazione clandestina: ora, a parte che potrebbe ospitare a casa sua uno o due clandestini, così la legge la trasgredirebbe realmente, e sarebbe così felice, mi ha veramente colpito la gravità di questa affermazione.

Chi stabilisce se una legge è ingiusta? Il Signor Vauro? E su che base? Perché lui è il più intelligente, o il più colto, o perché è di sinistra, e quindi fa parte del popolo eletto (non in senso elettorale)? Ma allora il signor Berlusconi quando non segue le leggi, lo fa perchè non le ritiene giuste, e se può farlo il signor Vauro, perché non dovrebbe farlo lui? O quando i mafiosi violano le leggi dello Stato, fanno bene, perché le ritengono ingiuste? O i vari africani che fanno le infibulazioni alle figlie, fanno bene, perché ritengono la legge italiana ingiusta? Se chiunque segue solo la legge che ritiene giusta, dove finisce il vivere civile?

E’ terribile che persone, in un certo qual modo pubbliche, soprattutto di una certa età, pensino in questo modo, dimostrando quanto “democrazia“ sia una parola vana, perché certe modi di pensare sono la base su cui si sono sempre cresciuti i nazismi, i fascismi, gli stalinismi e i khomeinismi: io e i miei, non importa quanti siamo, pensiamo in modo giusto, tutti gli altri sbagliano, anche se sono la grande maggioranza. Ed è soprattutto il modo con cui le religioni, quando hanno potere politico, hanno imposto, ed ancora impongono, i loro credi e i loro modi di vita, perché loro li ritengono giusti.


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