Movimento 2025: Varoufakis si lancia a costruire l’Europa dei popoli

par Pressenza - International Press Agency
mercoledì 13 gennaio 2016

di Gabriela Amaya

Da quando lo scorso luglio Varoufakis si è dimesso da Ministro delle Finanze di Tsipras per non intralciare un accordo della Grecia con l’Europa – secondo quanto detto allora – ma in realtà perché non era d’accordo – come ha riconosciuto in seguito – con la resa del governo greco alle richieste della Troika, si è saputo poco dei progetti di questo ministro che ha fronteggiato chi ha poi imposto un terzo riscatto alla Grecia, con condizioni peggiori di quelle iniziali.

E ora l’economista greco ha annunciato la presentazione del progetto paneuropeo DiE.M 25 o Democrazia in Europa. Movimento 2025.

Nella bozza del progetto il titolo è molto chiaro: DiE.M. 25 L’Unione Europea si democratizza o si disintegra. E la frase seguente è ancora più contundente: Missione: democratizzare l’Europa o abolire l’Unione Europea.

Il documento-bozza di 6 pagine si può trovare nel blog di Varoufakis, analizza la situazione in Europa ed espone ciò che si vuole fare.

Il progetto punta a raggiungere i suoi obiettivi nel 2025 (da qui il nome del movimento). Dieci anni per trasformare l’Europa di “noi, i tecnocrati” e “noi, i governi” in quella di “noi, i popoli d’Europa”.

Un movimento con una nuova sensibilità

Secondo alcune dichiarazioni dello stesso Varoufakis, l’obiettivo è unire la sinistra europea. Alcuni hanno già manifestato il loro interesse per questo movimento: in Spagna lo hanno fatto alcuni militanti della vecchia politica, come Izquierda Unida, o altri che fanno parte delle Maree, simboli delle nuove forme di lavoro nella base sociale.

Sotto altri punti di vista e secondo il linguaggio, la sensibilità di parte del documento e alcuni esempi utilizzati, quello che si cerca è un progetto che va molto oltre. Non solo nasce già transfrontaliero e dunque all’altezza del momento storico che viviamo, ma si appoggia anche ad altri tipi di valori, che superano le vecchie destre e sinistre. Va molto oltre i temi politici ed economici, pone la vita e la libertà delle persone come i punti più importanti, considera fondamentale la democrazia reale e partecipativa, nasce dalla base sociale e sostiene la libertà di espressione, l’arte, eccetera.

A pagina 5 del Manifesto per Democratizzare l’Europa si dice:

Ci sentiamo ispirati da un’Europa della ragione, della libertà, della tolleranza e dell’immaginazione, possibili grazie alla trasparenza integrale, alla solidarietà reale e all’autentica democrazia. 

Aspiriamo a:

Ada Colau, sindaco di Barcellona, fa parte del progetto

Si è saputo che il sindaco di Barcellona, Ada Colau, fa parte del progetto e avrà un importante ruolo nella sua presentazione e nel movimento.

Per Varoufakis Ada Colau è un esempio per l’Europa. In un’intervista concessa al giornale spagnolo El Pais ha dichiarato: “Ada Colau è un esempio di quella parte della politica che non si è lasciata divorare dal predatore… E’ importante, un esempio per l’Europa. Ha dimostrato che si può fare politica fronteggiando in modo razionale il potere economico.”

Il 14 ottobre il sindaco di Barcellona lo aveva già detto in qualche modo nel suo profilo Twitterâ:

 

Trobada amb @yanisvaroufakis per parlar de Ciutats i Democràcia. Una altra Europa és possible i la farem des de baix (Incontro con Yanis Varoufakis per parlare di città e democrazia. Un’altra Europa è possibile e la faremo dal basso).

Ora la dichiarazione di Ada Colau prima delle elezioni municipali da lei vinte acquista un altro senso. Alla domanda sulla sua posizione rispetto alla possibile indipendenza della Catalogna aveva risposto: “Non lotto per l’indipendenza, né catalana, né spagnola. Sono qui per superare le frontiere, perché esistono solo per i poveri”.

Sembra inoltre che siano coinvolte nel progetto figure politiche di diversi paesi che si sono opposte alle politiche imposte dalla Germania.

Simbolismo nella presentazione di DiEM 25

La presentazione del 9 febbraio si terrà a Berlino, nel cuore della Germania, da dove si dettano le politiche che provocano tante sofferenze alle popolazioni europee, soprattutto quelle dei paesi del Sud, nel Teatro Volksbühne (che significa “Scenario del Popolo”). Un teatro dedicato ad autori alternativi che si trova in piazza Rosa Luxemburg. Come si può vedere tutto questo ha un alto valore simbolico.

Secondo dichiarazioni dello stesso Varoufakis, la presentazione era prevista per lo scorso novembre, ma gli attentati di Parigi hanno causato un rinvio, per la gravità degli avvenimenti e anche per evitare che la notizia passasse inosservata.

Non sappiamoâ se questo sarà l’inizio della vera costruzione dell’Europa dei Popoli – così ingiustamente rinviata – e il preludio della tanto anelata Nazione Umana Universale, ma è un tentativo che vale la pena di fare.

Traduzione dallo spagnolo di Claudia Calderaro

(Foto di profilo Twitter di Ada Colau)


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