Varoufakis: sei motivi per votare "NO"al referendum greco

par Carlo Santi
giovedì 2 luglio 2015

Il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, pubblica sul suo blog i sei motivi per convincere i greci a votare NO al referendum del 5 luglio.

Fonte: Blog di Yanis Varoufakis

  1. I negoziati si sono arenati perché i creditori della Grecia: a) hanno rifiutato di ridurre il nostro debito pubblico; b) hanno insistito che dovrebbe essere rimborsato "parametricamente" dai membri più deboli della nostra società, i loro figli e i loro nipoti
  2. Il FMI, il governo degli Stati Uniti, molti altri governi di tutto il mondo e gli economisti più indipendenti ritengono - insieme a noi - che il debito deve essere ristrutturato.
  3. L'Eurogruppo aveva già ammesso (novembre 2012) che il debito dovrebbe essere ristrutturato, ma si rifiuta di impegnarsi per tale ristrutturazione.
  4. Dal momento dell'annuncio del referendum, l'Europa ha inviato segnali per far capire che sono pronti a discutere la ristrutturazione del debito. Questi segnali indicano che anche l'Europa voterebbe NO rispetto alla propria offerta "finale".
  5. La Grecia resterà nell'euro. I depositi nelle banche greche sono al sicuro. I creditori hanno scelto la strategia del ricatto sulla base della chiusura delle banche. L'impasse attuale è dovuto a una scelta da parte dei creditori, la sospensione delle trattative non è una causa imputabile al governo greco. Il posto della Grecia nella zona euro e nell'Unione europea non è negoziabile.
  6. Il futuro richiede una Grecia orgogliosa all'interno della zona euro e nel cuore dell'Europa. Per questo futuro, i greci devono rispondere con un grande NO al referendum di domenica, per rimanere nella zona euro e fare in modo che, con il potere conferitoci dalla forza del NO, potremmo rinegoziare il debito pubblico della Grecia, nonché la ripartizione degli oneri tra ricchi e i non abbienti.

Leggi l'articolo completo e i commenti