Van Summeren trionfa alla Parigi-Roubaix

par Valentina Ambu
lunedì 11 aprile 2011

Dopo 258 km e 27 settori di pavé Johan Van Summeren ha vinto la Regina delle Classiche, la Parigi-Roubaix. Non certo uno dei nomi più attesi, il belga della Garmin-Cervelo ha preceduto sul traguardo il vincitore della scorsa edizione, Fabian Cancellara (Leopard Trek), e l'olandese Tjallingii (Rabobank).
 
La corsa, tra sole e polvere, è stata quasi una gara ad esclusione, con alcuni personaggi importanti fuori dai giochi per la vittoria finale in seguito a cadute e sfortuna. A farne le spese soprattutto la QuickStep e i suoi due capitani, Tom Boonen e Sylvain Chavanel. Il belga è stato costretto a fermarsi per un problema meccanico nella foresta di Arenberg, per poi vedere la sua gara definitivamente compromessa da una caduta. Stessa sorte per il compagno francese, che ha prima forato e poi è caduto. Una caduta ha fatto fuori anche Pozzato. Tutta la gara è stata caratterizzata dalla fuga di una ventina di corridori. Nessun big si era inserito nel drappello dei fuggitivi, ma tra loro c'era il futuro vincitore Van Summeren. I grandi favoriti si sono mossi dopo, lanciando l'inseguimento. E' stato Cancellara a fare il via all'iniziativa. Alla ruota della “locomotiva di Berna” si sono subito piazzati l'iridato Hushovd, compagno di squadra di Van Summeren, e Ballan (Bmc), a sua volta compagno di un altro corridore dal gruppo di testa, Quinziato. Quando la rimonta sembrava ormai vicina, con i tre inseguitori a 25'' dai battistrada, a 30 km dal traguardo lo svizzero della Leopard ha chiesto collaborazione, ma non ne ha ricevuto. Il tentativo di rientrare sulla testa della corsa è così svanito, perché Cancellara si è rialzato rifiutandosi di continuare l'inseguimento da solo.
 
Intanto, anche approfittando della situazione alle loro spalle, dal gruppo di testa sono fuoriusciti quattro ciclisti, Van Summeren, Tjallingii, Bak (Htc) e Rast (RadioShack). Il corridore della Garmin è partito all'attacco su uno dei tratti più difficili, il Carrefour de L'Arbre, staccando gli altri tre compagni di fuga. A 14 km dal traguardo si è ritrovato solo. Da qui è partita la sua cavalcata solitaria verso il velodromo e verso la vittoria della 109esima edizione della Parigi-Roubaix. Dietro Cancellara si è lanciato in un inseguimento tardivo, ma che è valso il suo secondo posto sul traguardo, a soli 19'' dal vincitore. Un secondo posto, come quello ottenuto alla Milano-Sanremo e che si affianca al terzo posto conquistato al Giro delle Fiandre. Ottimi risultati visto che lo svizzero corre senza un grande supporto da parte della squadra e contro tutto il gruppo. All'arrivo il migliore degli italiani è stato Ballan, sesto.
 
Si chiude con la vittoria di un outsider la 109esima edizione della Parigi-Roubix, si chiude con le lacrime del 30enne belga. Ha trionfato chi ha sempre corso per i compagni, chi ha aiutato gli altri a vincere. Dopo quattro anni senza vittorie, dopo il successo al Giro di Polonia 2007, Van Summeren entra nella storia della grande classica del pavé.

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