Vacanze lunghe per i parlamentari, c’è il pellegrinaggio a settembre

par Paolo Monarca
martedì 2 agosto 2011

La crisi si aggrava e la tempesta economico-finanziaria non dà cenni di volersi fermare e così il Premier ha deciso di ritardare le vacanze. No, ovviamente non si parla del nostro Premier, ma di quello spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, premier in difficoltà, il quale ha deciso, per dare un segno forte ai mercati, di anticipare, addirittura, le elezioni. Meno vacanze per Zapatero, quindi, proprio nel giorno in cui i nostri decidono che, effettivamente, non è il caso, non solo di ritardarle, ma neanche di anticiparle.

A leggerne le motivazioni, effettivamente, c'è di che essere d'accordo. Il Corriere riporta che da domani liberi tutti... subito dopo che Berlusconi riferirà, alle 15, al Parlamento sulla crisi economica. E il rientro? Fine agosto? Inizio settembre? Insomma. Le Commissioni riprenderanno i lavori il 5 settembre, l'Aula, invece, il 12 settembre.

Il Pd, sempre secondo il Corriere protesta: "Avevamo proposto - denuncia il capogruppo Dario Franceschini - di iniziare anche con l'Aula il 5 settembre, anticipare l'inizio dei lavori, perché ci sembrava doveroso. Ma la maggioranza non ha voluto", ma pronta è arrivata la risposta di Cicchitto che chiude i giochi: non si può tornare prima perché "circa un centinaio di parlamentari fanno un pellegrinaggio. Per rispetto verso di loro abbiamo dunque ritenuto di iniziare le sedute dell'Aula la settimana successiva".

Insomma c'è un pellegrinaggio, bisogna avere rispetto. Chissà che non chiederanno una grazia i nostri parlamentari (di entrambi gli schieramenti), dato che l'estate e l'autunno prossimo saranno di fuoco. 

Non si sa però cosa gli abbia impedito di ritardarle, eppure il momento non è dei migliori e le Borse sono lì ogni giorno a ricordarcelo. Oggi un altro massimo raggiunto dallo spreaddifferenziale di rendimento tra titoli di stato italiani e tedeschi, che ha toccato quota 384 punti, un Ministro, quello dell'Economia, ovvero il più importante oggi come oggi, messo in crisi da uno "scandalo" e quasi commissariato dal Premier, Draghi ricevuto per la seconda volta in 5 giorni dal Presidente della Repubblica Napolitano. Insomma i presupposti non è che mancassero, ma volete mettere le vacanze?

E così alla faccia delle denunce di poco lavoro che piovono a destra e manca (160 ore per il Senato e 143 per la Camera. È quanto hanno lavorato i due rami del parlamento negli ultimi 5 mesi. Più o meno 20 giorni in 5 mesi), le vacanze sono sacre e neanche gli appelli un po' populistici di un Calderoli abbronzato riescono a fare breccia.


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