Verona. Appello dei romeni d’Italia al Presidente Napolitano

par Sergio Bagnoli
giovedì 2 aprile 2009

Questo l’appello lanciato dal presidente dell’Associazione Identità Romena, dopo che la stampa italiana aveva dipinto una donna romena assassinata da un italiano, come una poco di buono. 

L’avvocato Giancarlo Germani, presidente dell’Associazione Identità Romena, ha preso carta e penna e ha scritto un duro appello al Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano.

Germani, che presiede l’associazione in quanto figlio di una romena, ha tratto spunto dall’ennesimo bombardamento mediatico che la stampa e la televisione della penisola hanno riservato ai romeni ancora una volta presentati come una massa informe di delinquenti.

Il fatto è che, questa volta, i cittadini del paese danubiano stanno dalla parte delle vittime della violenza italica ma tutto questo per i giornalisti italiani è solamente un dettaglio di poca importanza.

Vediamo i fatti. Il 29 marzo 2009, un ristoratore italiano di Mozzecane, profondo nord leghista vicino alla razzista Verona, Giacomo Attolini (simpatie accertate per il partito di Bossi e Maroni) al termine di un’accesa discussione avuta con una cameriera del suo locale, la romena Andrea Sutic, alla presenza del marito di questa Tiberiu e del loro figlioletto di quattro anni, ha estratto da un cassetto una Smith & Wesson regolarmente denunciata e ha fatto fuoco, ferendo gravemente i due coniugi. Nel pomeriggio è andato a costituirsi. La giovane non ce la farà.

Qualche mese fa Attolini aveva tentato con la violenza di consumare un rapporto sessuale con Andrea, ma era stato respinto ed anzi la romena lo aveva denunciato sempre alla locale stazione della Benemerita.

L’inchiesta, in assenza di testimonianze, si stava però avviando verso una prevedibile archiviazione anche se i Carabinieri avevano ritenuto opportuno convocare in caserma il piccolo imprenditore per invitarlo a tenere un comportamento più serio nei confronti della giovane.



Andrea, nonostante le continue minacce di Attolini, quella denuncia non l’ha mai voluta ritirare. Qualche giorno fa, come registrato dal telefonino della coppia di immigrati, i due coniugi avevano ribadito il loro intento a non voler ritirare la querela e pare che Attolini, che già aveva premeditato di uccidere Andrea, abbia offerto una consistente somma in denaro per mettere tutto a tacere.

Per la stampa italiana invece, senza ombra di dubbio, sono stati i due coniugi provenienti dal paese dell’Europa centro - meridionale a ricattare l’onesto ed irreprensibile imprenditore nostrano esasperandolo a tal punto da portarlo a compiere l’insano gesto. Dichiarazioni smentite da alcune serie inchieste condotte da corrispondenti di quotidiani romeni.

Di fronte a tale falsità evidente, appuriamo che, anche quando i romeni sono vittime della violenza degli italiani, a tutti i costi devono apparire come mostri.

Il presidente di Identità Romena si è rivolto con un accorato appello al presidente Napolitano invitandolo a prendere le distanze dalla xenofobia anti - romena che alberga in buona parte della nazione da lui rappresentata.

"Io da donna e da giornalista non ho parole” sottolinea con durezza Miruna Cajvaneanu, l’inviata del quotidiano romeno che ha sbugiardato la stampa di casa nostra. 

 


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