Vaccini sì o no? Ignoranza "Made in Italy"

par Yvan Rettore
giovedì 25 maggio 2017

Il problema della recente polemica relativa ai vaccini è anche dovuto al fatto che al dicastero della Salute sia stata messa la signora Lorenzin e la sua arroganza non aiuta la diffusione dei vaccini. 

Se è vero che in 15 paesi europei sono obbligatori alcuni di essi, è anche vero che dove non lo sono (cioè in altri 14 paesi) oltre il 95% dei bambini vengono vaccinati, perché l'informazione e la prevenzione vengono fatte in modo capillare ed efficace (cosa che non si può sempre dire ai nostri lidi). 

D'altro canto, certi vaccini sono altamente consigliabili anche a fronte del clima del Paese in cui si vive e quindi certe malattie che da noi possono proliferare non trovano terreno fertile nei Paesi freddi. 

Il commercio dei vaccini che rende di più a diverse multinazionali farmaceutiche poi non è quello legato ai paesi dell'Emisfero Nord, ma piuttosto a quelli dell'Emisfero Sud dove sono molto fiorenti la commercializzazione (spesso clandestina) di medicinali e vaccini scadenti e scaduti in cui sono coinvolti spesso anche governi e ONG locali. 

Detto questo, però milioni di esseri umani in quei lidi (ma anche nei nostri) devono la loro salvezza proprio alla diffusione dei vaccini realizzata grazie a una miriade di medici e infermieri volontari (eroi silenziosi di cui pochi si ricordano) che si dedicano interamente alla difesa della vita col loro impegno. 

Anna, la mia compagna, fu tra questi!

 

Yvan Rettore


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