Viterbo: passeggeri di Trenitalia prigionieri nel treno per 7 ore

par ELIANA SASSANO
sabato 4 febbraio 2012

Una giornata incubo per i passeggeri di Trenitalia della tratta Viterbese.

Per più di cinque ore i passeggeri del treno regionale 7426 e i due in coda sono stati fermi in aperta campagna tra l'Olgiata e Cesano nella tratta da Roma a Viterbo nella giornata di ieri.

In tutto questo tempo non si è trovata soluzione, il locomotore che avrebbe dovuto trainarli sino a Cesano dopo aver agganciato il primo treno ha potuto muoversi solo di qualche metro poi di nuovo fermi. I treni che sono ripartiti da San Pietro, dopo un lungo stop dovuto alle malevole condizioni metereologiche, trasportavano i pendolari che ogni giorno devono soccombere a "qualche" défaillance della Compagnia di trasporti Trenitalia.

Ma ieri c'è stato sicuramente un picco di questi piccoli problemi lasciando soli a se stessi tutte quelle persone che aspettano a casa i propri familiari senza notizie né rassicurazioni. Non è servito a niente neanche l'intervento del Comune di Bracciano che dalle pagine del profilo di Facebook faceva sapere che ci sarebbe stato un intervento anche dell'esercito con i loro mezzi.

Ma le ultime notizie, in merito ai passeggeri dei tre treni, parlano dell'intervento dei carabinieri che, facendo scendere le persone dal primo treno, li hanno accompagnati a Cesano a piedi facendogli percorrere un tratto di campagna che costeggia la ferrovia. Unica soluzione trovata dopo il dileguarsi dei responsabili della compagnia di viaggio che continuavano a non rilasciare informazioni, dopo la dichiarazione della prefettura che di fatto non poteva intervenire perché non di loro competenza sino a quando le persone rimanevano sui treni. Le notizie arrivavano tutte dal tam tam che i social network stavano diffondendo anche grazie ai messaggi scritti dagli stessi utenti ai familiari. Arrivati alla stazione ad attenderli c'erano la protezione civile e le forze dell'ordine interessate che davano l'ennesima brutta notizia: le strade erano oramai impraticabili e bisognava trovare una soluzione di ripiego. Davanti alla stazione di Cesano c'è una caserma della fanteria che, vista la necessita, ha aperto le porte ai passeggeri infreddoliti e stanchi facendoli pernottare in una situazione dignitosa alfine.

Ancora non si riesce a capire il comportamento di Trenitalia che continuava a diramare la notizia che una volta a Cesano avrebbero trovato i bus sostitutivi che li avrebbero riportato a casa. Di fatto i passeggeri del terzo treno hanno avuto un trattamento "migliore". Fermi in località La Giustiniana sono stati riportati alla stazione Ostiense e a spese di Trenitalia hanno trovato sistemazione in un hotel.

Questa come altre vicende che ieri si susseguivano in un caos di informazioni di disservizi dovrà essere spiegata a coloro che sono state vittime del loro stesso ottimismo nei confronti di chi doveva garantirgli il viaggio.

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