Ustica: 32 anni per la verità di subito e del "Picconatore"
par francesco latteri
mercoledì 30 gennaio 2013
Dopo 32 anni una sentenza civile mette - finalmente! - una pietra miliare. La magistratura penale attende ancora a pronunciarsi. Invero, lo si era saputo da subito e la conferma della certezza era giunta al massimo due settimane dopo, quando i resti di un Mig libico erano stati ritrovati sull'Appennino calabro: nei cieli del Mediterraneo era avvenuta una battaglia aerea, "Caccia" della NATO avevano tentato di colpire uno dei velivoli libici a bordo del quale si presumeva si trovasse il Leader Libico Gheddafi, grande alleato sia dell'Italia che della Francia.
Pare che i piloti libici - con destrezza - si siano fatti scudo dell'aereo civile dell'Itavia che si trovava in zona, e che finì centrato al posto loro. Ovviamente, iniziano le "sceneggiate" dei nostri servizi deviati e non, insieme - more solito - a quella di altri Paesi: tracciati radar e altre prove che spariscono, casi strani, controcasi etc. Il romanzo di sempre. Uno solo - tanto per cambiare - si distanzia, ma non è uno qualsiasi, né lo fa "per caso". Si tratta nientemeno che del primo cittadino d'Italia, del Presidente della Repubblica in carica Francesco Cossiga. Non lo fa per caso bensì per minaccia ed intimidazione, infatti è stato chiesto contro di lui l'"impeachment" perché si è rifiutato di controfirmare provvedimenti antimafia, e così il nostro ha cominciato a "picconare", e tra le picconate c'è appunto quella per cui l'aereo caduto ad Ustica sia stato colpito da un missile.