Uno scandalo italiano: Di Battista

par Antonio Moscato
martedì 19 agosto 2014

Da due giorni l’Italia ha finalmente uno scandaloso criminale: Alessandro Di Battista, deputato a cinque stelle… Una serie di personaggi impresentabili, dalla Gelmini alla Serracchiani, dalla Santanché a molti altri squallidi esponenti del PD e di FI, si sono scatenati in perfetta malafede a sostenere che la dichiarazione di Di Battista sul terrorismo era apologia di reato, che doveva dimettersi dal parlamento (notoriamente pieno di personaggi immacolati), ecc. ecc.

Ho faticato a rendermi conto di cosa aveva innescato questa esaltazione incredibile: l’intervento di Di Battista è sostanzialmente un pacato e serio intervento di ricostruzione storica delle origini del dramma iracheno. L’unica critica che gli si può fare onestamente – a parte qualche piccola imprecisione e ingenuità - è il punto 6 in cui, dopo aver detto giustamente anche se un po’ astrattamente che “dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione”, ha aggiunto che “nell'era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella.”

È sbagliato per due motivi: il primo è che in questa fase non ci sono terroristi in azione, e solo la propaganda israeliana e statunitense chiama “terroristi” tutti coloro che combattono con le poche armi che hanno a disposizione il paese aggressore; giustamente alcuni israeliani, sionisti ma ragionanti, hanno osservato che anche se fossero terroristi sono comunque un nemico, con cui si deve trattare. Ma il caso che Di Battista presenta come esempio (“se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana.”), non corrisponde granché alle forme di lotta adottate in questa fase. Ad esempio Hamas ha rinunciato da un decennio al ricorso ad attentatori suicidi, anche se i sionisti fanno finta di non saperlo. La propaganda insidiosa della grande stampa vuole a ogni costo associare Hamas a Boko Haram e altre organizzazioni integraliste e soprattutto allo stesso ISIS, che è in realtà un vero piccolo esercito ben addestrato ed equipaggiato con armi pesanti da due paesi filooccidentali al di sotto di ogni sospetto, Turchia e Arabia Saudita. Tra l’altro il suo leader Abu Bakr al-Bagdadi non solo era stato rilasciato come “non pericoloso” dal carcere statunitense installato a Guantanamo, ma si era incontrato appena un anno fa con il senatore statunitense John Mc Cain, senatore dell’Arizona nella zona di Aleppo, secondo una documentazione fotografica messa in rete dal regime siriano.

Ma non è certo per questa inesattezza (in un articolo nel complesso abbastanza ben documentato) che Di Battista è stato linciato. È per impedire che ci si renda conto che il governo italiano, pilotato in questo dalle due incredibili ministre Pinotti e Mogherini, sta preparando un’altra impresa imperialista “umanitaria”, inviando per ora in Iraq armi dai depositi clandestini dell’Asinara, in cooperazione con altre potenze imperialiste europee oltre che con gli Stati Uniti. E si vuole impedire che i cittadini capiscano che questa nuova impresa, spacciata come difesa dal terrorismo, “non farà altro che far crescere il fenomeno”.

Qui il testo di Di Battista, così potrete verificare la malafede di chi lo ha linciato chiedendone le dimissioni…

Foto: Facebook


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