Università "La Sapienza": pace, disarmo, giustizia sociale

par Laura Tussi
lunedì 12 maggio 2025

“Arrestare il processo di dissolvimento del mondo civile e gettare le basi di un ordine nuovo”
Convegno su pace, disarmo totale e giustizia sociale, in memoria di Papa Francesco.

in collaborazione con il quotidiano FARO DI ROMA

.-.-Tra i relatori: FABRIZIO CRACOLICI, SALVATORE IZZO, LUCIANO VASAPOLLO, LAURA TUSSI.-.-
Nell’ambito delle lezioni di Economia dello Sviluppo del professor Luciano Vasapollo, della Facoltà di Lettere, la prima nel mondo.
Venerdì 16 maggio 2025 ore 14
Università La Sapienza, Edificio Marco Polo.

Il tema del disarmo, pur con prospettive e linguaggi diversi, trova echi significativi sia nel pensiero di Antonio Gramsci che negli appelli di Papa Francesco che nel suo ultimo Messaggio di Pasqua, lo scorso 20 aprile, alla vigilia della morte, aveva reiterato la richiesta di un disarmo totale. Entrambi pongono l'accento sulla necessità di superare le logiche di potere e violenza, per costruire una società più giusta e pacifica.

L’insegnamento di Gramsci sul disarmo.


Gramsci, nel suo pensiero, analizza il potere non solo come dominio coercitivo, ma anche come egemonia culturale. In quest'ottica, il disarmo non è solo una questione di riduzione degli arsenali, ma anche di smantellamento delle strutture ideologiche che legittimano la violenza.
L'egemonia culturale: Gramsci sottolinea come le classi dominanti costruiscano un consenso culturale che giustifica il loro potere. In questo contesto, la cultura della guerra viene spesso interiorizzata, presentata come inevitabile o addirittura necessaria.
La guerra di posizione: Gramsci propone una "guerra di posizione" culturale, una lotta per conquistare l'egemonia nelle istituzioni e nella società civile. In quest'ottica, il disarmo passa attraverso la critica radicale delle ideologie militariste e la promozione di una cultura di pace.
Il ruolo degli intellettuali: Gramsci attribuisce un ruolo cruciale agli intellettuali organici, capaci di elaborare una visione alternativa e di mobilitare le classi subalterne. In questo senso, gli intellettuali hanno la responsabilità di smascherare le menzogne della propaganda bellica e di promuovere un'educazione alla pace.

Papa Francesco e il disarmo come imperativo morale.
Papa Francesco, con la sua voce profetica, ha ripetutamente denunciato la follia della guerra e la corsa agli armamenti, sottolineando il loro costo umano ed economico.
Il disarmo come dovere morale: Papa Francesco considera il disarmo un imperativo morale, un atto di responsabilità verso l'umanità e il creato sulla giustizia.
In un'epoca segnata da conflitti e tensioni, le loro voci ci ricordano che la pace non è un'utopia, ma una possibilità concreta, che richiede l'impegno di tutti.


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