Unfriended: uno spaccato sul cyberspazio in cui vivono i giovani di oggi

par Angelo Cerciello
sabato 1 agosto 2015

Unfriended è un film americano diretto da Levan Gabriadze. Del film fa parte Shelley Hennig, nella parte di Blaire, uno dei personaggi che è terrorizzato da una persona anonima. L’intero film è stato girato in real time sullo schermo del computer di Blaire. In questo film è usata, infatti, la tecnica dello screencast.

Un gruppo di amici (Blaire, il fidanzato Mitch e gli amici Jess, Adam, Ken e Val) è in una chat di gruppo sul noto social network Skype. Tutto questo un anno dopo il suicidio della loro amica Laura Barns. All’improvviso compare un account di Laura: i ragazzi pensano subito ad uno scherzo ma non è così. La persona anonima desidera smascherare chi ha postato il video di Laura, vittima, tra l’altro, di un episodio di cyberbullismo.

Jess trova sul suo account di Facebook immagini che ritraggono Val completamente ubriaca durante una festa; Jess cerca di eliminare tali foto, ma non riesce in questo scopo. Ma quando finalmente sembrano cancellate, le foto riappaiono, questa volta sull’account di Adam. Val decide di allora di chiamare il 911 per denunciare Jess per atti di bullismo via web.

Blaire poi scopre una chat tra Val e Laura in cui quest’ultima aveva supplicato Val di non pubblicare il video della festa. Val mette comunque il video in rete e spinge la ragazza ad uccidersi. Val viene rimproverata più volte su vari social network per il suo atto di crudeltà. Poco dopo Val muore e i poliziotti arrivati a casa sua e pensano sia un suicidio. Non molto dopo viene ucciso anche Ken.

Successivamente si scopre che Blaire ha tradito Mitch con Adam. E la ragazza piange a dirotto per farsi perdonare da Mitch che è disgustato dalla cosa. Poi la “falsa” Laura obbliga Blaire e i suoi amici a partecipare ad un gioco, obbligo o verità. Con questo gioco vengono fuori azioni crudeli che sono state compiute tra i diversi amici. Contemporaneamente vengono uccisi sia Jess, Mitch e Adam. Come scena finale vediamo che anche Blaire viene uccisa da Laura. Poco prima si era visto che Blaire ha girato il video della festa nella quale Laura è ubriaca.

Il film parla di crudeltà, di azioni turpi come parla anche di bullismo e di cyberbullismo. Il film è un vero e proprio spaccato della “vita” nel cyberspazio dei ragazzi di oggi. Vediamo usare il browser Google Chrome, il social network FacebookSkype, un programma per chattare etc su un computer di Apple. Tutto ciò che è mostrato nel film ritrae in modo perfetto come tante persone oggigiorno trascorrono il loro tempo al computer, collegati in modo supersonico a tantissime altre persone.

Il film è, quindi, anche “cinema verità”, oltre ad essere un thriller soprannaturale e un film drammatico. Il personaggio di Laura ha il compito di far uscire fuori tutta la verità contro le tante bugie e i tanti inganni di cui è capace la natura umana. Il film mostra anche in modo ottimale come si intersecano oggi vita reale e vita virtuale: due dimensioni che si compenetrano in un vortice indissolubile.


Leggi l'articolo completo e i commenti