Una vergogna tutta italiana

par Giacomo Lagona
lunedì 5 gennaio 2009

Luciano D’Alfonso, ora di nuovo sindaco di Pescara, ha ritirato le dimissioni e ha depositato un certificato (forse) medico, con cui il vice sindaco gestirà il comune in base a fantasiosi motivi di salute! questo per evitare il sacrosanto commissariamento del comune.

Scusate il torpiloquio, ma: va fan ****!

Come è possibile che venga accettato e che sia anche legale una cosa del genere? D’Alfonso gode di una buona salute, considerato poi che non si è fatto un solo giorno in carcere, a differenza di quanto si vocifera, perché è stato a casa sua, ai domiciliari.

Inoltre è tutt’ora indagato, con le stesse motivazioni di prima, e credo sia doveroso che si dimetta. Doveroso verso i suoi concittadini, mica l’intera Italia. Quelli che, in teoria, conosce perché è la sua gente.

Accuse che per altro sono state confermate dal tribunale del riesame. Tribunale che ha solo sospeso gli arresti domiciliari, perché, in quel momento, non era più sindaco, cioè non poteva inquinare più le prove. Ora che è tornato nel suo bunker può anche essere che vengano ripristinate (ora può inquinare di nuovo le prove) le misure restrittive.


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