Una donna (video)

par Doriana Goracci
giovedì 1 settembre 2022

Ho partorito in una gabbia sotto terra, in Libia. Quella che voi chiamate un porto sicuro, quella in cui ci volete rimandare.

Mi avevano violentato in queste carceri, sporcizia su sporcizia. La pancia cresceva. La mia fame pure. E quel piccolino dentro di me era l'unico motivo per non lasciarmi morire. Lo volevo, lo volevo anche se era assurdo. Era il mio legame con la vita. E' nato sotto terra, non mi ha aiutato nessuno. Avevo poco latte e dei seni piccoli, quelli sì senza vita e nutrimento. E' morto dopo due mesi, senza aver mai sentito altro che quella puzza di morte, di sangue e di sporco. Senza aver mai fatto una poppata che lo avesse saziato. Poco mi importa oggi delle vostre grida, 'tornatene in Libia sporca negra'. Il mio tutto io l'ho già perso.

E' la testimonianza di una donna eritrea che si trovava sulla nave Diciotti nell'agosto del 2018.E dire che in Eritrea ancora vivono lì 700 italiani, era stata una nostra colonia...

Venne riportato il canto delle donne eritree su quella nave, lo riporto ancora oggi.Senza aggiungere altro.

Doriana Goracci


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